Juventus a lutto, morta Maria Sole Agnelli, sorella dell'Avvocato: adorava Madama e l'equitazione
- Postato il 26 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
- 3 Visualizzazioni
Un grave lutto ha colpito la famiglia della Juventus. All’età di 100 anni è morta Maria Sole Agnelli, figlia di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte, sorella dell’avvocato Gianni e di Susanna Agnelli, zia di John e Lapo Elkann. Nta a Villar Perosa il 9 agosto 1925, dalle prime nozze con Ranieri Campello della Spina aveva avuto quattro figli (Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino), mentre dal secondo matrimonio con Pio Teodorani Fabbri era nato Eduardo.
Una sportiva a tutto tondo
Come praticamente quasi tutta la famiglia anche Maria Sole amava lo sport ed ha avuto un ruolo di spicco in ambito sociale e culturale oltre che nell’imprenditoria come azionista di Exor ed altre attività del gruppo. Come figura politica per dieci anni dal 1960 al 1970 è stata anche sindaca del comune umbro di Campello sul Clitunno. Amava il calcio e la Juve ma la sua passione era l’equitazione. Un suo cavallo da competizione, Woodland, vinse una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Monaco del 1972 nella gara individuale.
La passione per la Juventus
Juventina da sempre, Maria Sole Agnelli nella sua vita ha potuto celebrare tutti i cicli vincenti dela Signora: era piccola, nel 1935, e si emozionava ai racconti delle gesta di Combi, Rosetta e Caligaris che vinse lo scudetto per cinque anni consecutivi. In età adulta la Contessa per scaramanzia le partite non le vedeva mai. («Le preparo per mio marito ed esco dalla stanza – raccontò a Chiellini e compagni durante il loro incontro al museo di qualche anno fa – Però posso dire che al mattino presto accendo la televisione e vedo cosa ha fatto la Juve. E generalmente vedo anche una bella parata di Buffon».
I cani bianconeri della madre
In occasione dei 100 anni del fratello Gianni al Corriere di Torino ricordò come fosse difficile vedere le partite dal vivo quando era piccola: «A quell’epoca i bambini non erano portati allo stadio. Adesso li portano in fasce addirittura. Però me lo ricordo come un tempo bellissimo. E poi mi ricordo che mia madre girava per Torino con un cane bianco e un cane nero, simbolo anche quello della Juventus. Rappresenta Torino anche se è odiata da mezza Italia perché vince sempre. La Juve è sempre stata una gran passione per tutta la nostra famiglia».