Juventus, Capello polemico: “Gli scudetti sono 11, non 9” poi bacchetta Tudor. Dall’Inghilterra dura accusa a Don Fabio

  • Postato il 10 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Quegli scudetti sono 11 non 9”: parole di Fabio Capello apparso più scatenato che mai nella sua apparizione al Festival dello Sport di Trento. L’ex tecnico non ci sta e reclama i due trofei vinti sulla panchina della Juventus e poi strappati via dalla FIGC dopo lo scandalo Calciopoli.

La polemica sugli scudetti

Calciopoli data ormai quasi vent’anni ma la polemica intorno a quell’estate e le conseguenze che ha avuto sul calcio italiano non si placano. Nel corso del Festival dello Sport a Trento è intervenuto anche Fabio Capello che proprio al momento del suo ingresso sul palco ha subito corretto il giornalista che lo stava pressentando: “Mi dispiacere entrare subito a gamba tesa ma gli scudetti sono 11 non nove”. E poi ha ribadito il concetto nel corso di un intervento a Sky: “Con tanti giocatori della Juventus ho avuto un bellissimo rapporto così come con altri di quella squadra con cui ho vinto due scudetti che poi sono stati tolti immeritatamente. Era un gruppo forte con una mentalità di alto livello, non caso nella squadra italiana che ha vinto i Mondiali c’erano 7-8 giocatori di quella Juve”.

La bacchettata a Tudor

Nel corso dell’incontro di Trento, Fabio Capello ha fatto un’analisi anche della serie A di questa stagione e non è mancata una stoccata alla Vecchia Signora e in particolare alla gestione di Igor Tudor: “La Juventus non ha ancora l’equilibrio giusto e quel centrocampo che dia la garanzia di essere forte quando si difende e i attacco e in attacco mic quella fantasia che dà Madrid. Ma il problema vero è che le punte non sono quello che speravano dopo aver speso così tanto”. Il riferimento evidente è a Jonathan David e Lois Openda, gli acquisti dell’ultima finestra di mercato che fino a questo momento non hanno convinto.

Le accuse in Inghilterra

Fabio Capello viene considerato non solo come uno dei migliori italiani di sempre, ma anche come uno dei migliori della storia. L’unico periodo “grigio” della sua carriera riguarda probabilmente l’avventura alla guida della nazionale inglese. E proprio quel periodo storico è tornato sotto i riflettori negli ultimi i giorni con l’ex Liverpool Steven Gerrard che facendo riferimento a quella squadra, che molti consideravano come una Gold Generation, ha dichiarato senza mezzi termini: “Penso che fossimo tutti dei perdenti egoistici”. E tornando a quel periodo sono arrivate le accuse anche dai media inglesi che hanno puntato il dito contro Capello e il suo assistente Franco Baldini che rappresentavano un “peso morto” anche per le casse della FA visto il contratto da 24 milioni di sterline per il tecnico che però non ha portato a nessun risultato di prestigio.

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Virgilio.it

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