Juventus, Comolli rimanda il problema: Openda e le cessioni in “prestito con obbligo”, la formula che ha condannato Giuntoli
- Postato il 1 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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“In prestito in obbligo di riscatto a determinate condizioni”: una dicitura che gli appassionati di calcio sembrano aver imparato quasi a memoria negli ultimi mesi. Il mercato e le sue formule cambiano completamente e il “prestito con diritto/obbligo” è diventato uno dei riferimenti principali, soprattutto per la Juventus targata Comolli che ha messo a segno in questo modo i suoi colpi in entrata (Openda) e quelli in uscita (Nico Gonzalez e Douglas Luiz).
- La formula per Openda
- L’addio di Nico Gonzalez
- Comolli rimanda il problema
- La formula che ha condannato Giuntoli
La formula per Openda
Le società di calcio cercano sempre nuove strade per tenere a posto i bilanci e a volte semplicemente per rimandare il problema. La formula del prestito con obbligo di riscatto sembra diventata una delle più gettonate, piace a chi vende e a chi compra. Nell’ultima giornata di mercato la Juventus ha messo a segno due colpi importanti proprio in questo modo. Quello che più ha esaltato la fantasia dei tifosi riguarda Lois Openda, in prestito dal Lipsia per 3 milioni di euro con diritto di riscatto (che può diventare obbligo a condizioni facilmente raggiungibili) a 42 milioni di euro. Acquisto a titolo definitivo invece quello di Zhegrova.
L’addio di Nico Gonzalez
Nelle ultime ore la Juventus ha messo a segno anche la cessione di Nico Gonzalez che già da tempo sembrava fuori dai progetti di Igor Tudor. Per l’attaccante ex Fiorentina si apre una nuova avventura con la maglia dell’Atletico Madrid: anche per lui cessione in prestito per 1 milione di euro e diritto di riscatto (che può diventare obbligo a determinate condizioni) per 32 milioni di euro. E nello stesso modo è andato via anche il brasiliano Douglas Luiz tornato in Premier, stavolta al Nottingham Forrest, con la formula del prestito con obbligo di riscatto legato alle presenze del giocatore (33 milioni di euro la cifra complessiva).
Comolli rimanda il problema
Analizzare un’operazione di mercato nel calcio moderno va al di là dell’opinione sul valore tecnico di un giocatore o sul prezzo che si legge sul suo cartellino vendita. I dirigenti di tutte le società hanno imparato a essere sempre più creativi per riuscire a soddisfare le esigenze del bilancio, spostando i problemi spesso in avanti. Ha fatto lo stesso anche Damien Comolli che ha ereditato una situazione complicata al suo arrivo alla Juventus. Il caso “scuola” è quello che riguarda Douglas Luiz arrivato a Torino un anno fa per 50 milioni, una cessione a un prezzo inferiore in questa sessione avrebbe fatto registrare una minusvalenze per il club, invece spostare il momento dei conti alla fine di quest’anno potrebbe permettere ai bianconeri di realizzare un ammortamento ulteriore del suo cartellino e i 33 milioni del riscatto potrebbero trasformarsi in una plusvalenza.
Ma per valutare con precisone un’operazione bisognerebbe anche sapere con precisione cosa si nasconde dietro la dicitura “a determinate condizioni” che trasformano un diritto di riscatto in un obbligo. Condizioni che a volte possono essere semplicissime come nel caso di Lloyd Kelly diventato obbligo perché la Juve non è retrocessa, o complicarsi soprattutto nel caso delle presenze (guai se c’è un infortunio). E tra un anno la Vecchia Signora potrebbe trovarsi a fare i conti con ritorni sgraditi.
La formula che ha condannato Giuntoli
Ne sa qualcosa Cristiano Giuntoli che con la formula del “prestito con obbligo” ha giocato molto nel corso delle sue stagioni a Torino ma alcuni di quegli affari sono tornati a tormentarlo. Solo questa estate la Juve ha infatti dovuto riscattare Nico Gonzalez (30 milioni), Di Gregorio (15,5), Kelly (21) e Kalulu (18,65): un esborso economico che ha messo la Juventus in una condizione di grande difficoltà sin dai primi giorni di mercato costringendo Comolli a fare i salti mortali per riuscire a trovare la quadra e i nomi giusti da mettere a disposizione di Igor Tudor.