Juventus eliminata, le pagelle del Mondiale per Club

  • Postato il 1 luglio 2025
  • Di Panorama
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Il Mondiale per Club della Juventus si è chiuso agli ottavi di finale contro il Real Madrid. Una resa onorevole dei bianconeri al cospetto della squadra di Xabi Alonso, cancellata la brutta figura rimediata contro il Manchester City anche se l’esito è stato lo stesso: sconfitta ed eliminazione. Quattro partite, due vittorie e due ko: questo il bilancio. Successi arrivati contro avversari davvero troppo deboli per risultati significativi, mentre le fermate si sono materializzate davanti a due delle big d’Europa. E’ il modo che ha fatto la differenza.

Come torna la Juventus dagli Stati Uniti? Di sicuro con le idee più chiare su quanto si dovrà fare nel corso del mercato per riparare gli errori della scorsa stagione e mettere a disposizione di Tudor una rosa competitiva. E’ evidente, però, che non sarà un lavoro semplice perché il peso degli acquisti – in larga parte sbagliati – della precedente gestione tecnica impediranno di poter fare leva su un budget elevato. Più idee che soldi, insomma.

Juventus, i promossi del Mondiale per Club

Tra le certezze su cui basare il nuovo progetto c’è sicuramente Kenan Yildiz (voto 8). Il talento turco ha illuminato la scena nelle prime due partite e, soprattutto, contro il Real Madrid. Impossibile prescindere da lui e per fortuna l’idea di monetizzarlo sul mercato è tramontata con il cambio di dirigenza: sarebbe stato un delitto tecnico.

Promozione piena anche per Michele Di Gregorio (voto 7,5), portierone che qualcuno ha messo in discussione nell’annata negativa vissuta dai bianconeri. Quando il gioco si è fatto duro contro il City e il Real Madrid è stato il migliore dei suoi: garanzia. Si prendono la sufficienza anche Randal Kolo Muani (voto 6,5) e Francisco Conceiçao (voto 6,5), peccato solo che si tratti due prestiti su cui Comolli dovrà lavorare se vorrà trattenerli a Torino. La vicenda del francese intreccia con quella di Vlahovic, vero nodo da sciogliere in fretta nell’estate juventina.

Detto che Manuel Locatelli (voto 6) si è confermato affidabile e che Kephren Thuram (voto 7) è imprescindibile in questa rosa, la sufficienza la merita anche il tecnico Igor Tudor (voto 6), sbarcato in America dopo aver strappato il prolungamento di contratto e che torna avendo dimostrato di avere in pugno la situazione. Non ha preparato bene la sfida con il Manchester City e ha sbagliato anche la comunicazione post gara, ma il riscatto successivo gli vale il perdono.

La visita della Juventus da Trump: le immagini

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Juventus, i bocciati del Mondiale per Club

L’altra faccia della medaglia palesa, però, tutte le difficoltà che la nuova dirigenza dovrà affrontare per allestire la rosa della nuova stagione. Ci sono troppi giocatori che non sono da Juventus: Loyd Kelly, Nicolò Savona, Nico Gonzalez e, forse, Theun Koopemeiners. Per tutti loro il voto non va oltre il 5 e potrebbe anche essere inferiore.

Poi ci sono i grandi problemi di gestione del gruppo e del mercato. Anche negli Stati Uniti Dusan Vlahovic (voto 5) è stato un corpo estraneo rispetto ai compagni: la Juventus ha bisogno di venderlo, ma non sarà semplice perché il serbo ha scelto di arrivare a scadenza del ricchissimo contratto tra un anno intralciando così i piani di Comolli. Così, però, non serve a nulla: non a lui e nemmeno alla Juventus.

L’altro separato in casa che costa tantissimo risponde al nome di Douglas Luiz (senza voto). Il brasiliano pagato 50 milioni di euro la scorsa estate è fuori da tutte le rotazioni, bocciato da Tudor come prima era stato marginalizzato da Thiago Motta. Scenario clamoroso e che rischia di condizionare i movimenti sul mercato dei prossimi mesi; la dirigenza bianconera è impegnata nella ricerca di qualche estimatore in Premier League, ma per liberarsene senza minusvalenze servirebbe un assegno da 40 milioni di euro…

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Panorama

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