Juventus, fine emergenza: ora l’uomo forte è Damien Comolli

  • Postato il 11 novembre 2025
  • Di Panorama
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L’emergenza è terminata, la Juventus torna ad essere un’azienda che fa calcio con al comando professionisti di calcio. Gli uomini in grigio, chiamati al capezzale della Vecchia Signora nel momento più duro, dopo l’addio di Andrea Agnelli e dell’intero consiglio d’amministrazione nel novembre 2022, lasciano la Continassa. Non tutti, subito, ma il segnale è forte e riporta il club bianconero alla normalità.

Il cda nato dall’assemblea che ha approvato il bilancio chiuso lo scorso 30 giugno 2025 con un segno negativo di 58,1 milioni di euro, nettamente migliore rispetto al -199,3 del 2024, ha ufficializzato la nomina di Damien Comolli come nuovo amministratore delegato. Prende il posto di Maurizio Scanavino, spedito di corsa alla Continassa da John Elkann per normalizzare la situazione nel mezzo della bufera delle plusvalenze e delle manovre stipendi. Non tutto è filato liscio in questi due anni e mezzo, soprattutto il campo ha restituito risultati abbondantemente al di sotto dell’impegno economico profuso dalla proprietà, ma il segnale è che non servono più medici al capezzale del grande malato.

Comolli ad della Juventus, il comunicato ufficiale

La certificazione di un passaggio annunciato da un paio di mesi è arrivata dopo la prima riunione del board: “Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Gianluca Ferrero, ha deliberato, inter alia, in ordine alla nomina delle cariche sociali e al conferimento dei poteri agli Amministratori, nonché alla costituzione dei comitati endoconsiliari e alla nomina dei relativi membri. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Damien Comolli quale Amministratore Delegato, con contestuale cessazione del precedente incarico di Direttore Generale, conferendogli poteri di amministrazione sostanzialmente in continuità con l’assetto precedente”.

Al netto dei tecnicismi, l’ufficializzazione della volontà di John Elkann di affidare al manager francese arrivato a Torino la scorsa estate il nuovo Anno Zero bianconero. E anche di chiudere l’era del cosiddetto “governo dei tecnici” che hanno dovuto gestire l’emergenza delle inchieste sportive e penali e che, però, hanno fallito sul lato della progettualità sportiva.

Comolli nuovo amministratore delegato Juventus, cosa significa

Per Damien Comolli si tratta dell’ufficializzazione di un’investitura già chiara nel momento del suo sbarco a Torino la scorsa estate. Da direttore generale era stato indicato come il centro dell'(ennesimo) nuovo corso, l’uomo delle decisioni e della ricostruzione della struttura societaria, delle scelte difficili e anche controverse. Ora il ruolo accompagna le deleghe di cui è in possesso. Scanavino sul lato del riequilibrio dei conti ha esaurito il loro ruolo.

Rimane, per ora, il presidente Gianluca Ferrero ma la sensazione è che sia una permanenza che evita lo choc di un cambio totale. Per settimane sono girati i nomi dei possibili successori, alcuni con radici nel passato come Jean Claude Blanc, e altri suggestivi come Michel Platini e Alex Del Piero: nessuno di questi mai in corsa realmente. Oggi. In futuro si vedrà.

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Panorama

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