Juventus, la neve in Europa non porta bene: fu fatale a Poznan e Istanbul, e Cambiaso mette tutti in guardia

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Sarà dura, non soltanto perché servono i tre punti per continuare a fare strada in Champions. La Juventus affronterà una buona squadra come il Bodo Glimt, su un campo sintetico, con una temperatura che si aggirerà attorno ai -12, con la possibilità di una bufera di neve.

Juventus, a Glimt sarà dura

Potrebbe andare peggio? Potrebbe piovere, e la pioggia addirittura sarebbe cosa gradita, viste le premesse climatiche. Senza dubbio a quelle latitudini sono abituati, resta il dubbio sull’opportunità di far disputare una partita con un freddo polare, su un campo sintetico, alle 21, in inverno. Ma se il calcio è del popolo, come dicono i vertici della Uefa, ci sarà da credergli. Al fischio d’inizio conterà soltanto vincere, per la squadra di uno Spalletti che ha cercato di glissare sul problema freddo.

Cambiaso e il retroscena su Vicario

Eppure, i bianconeri sanno benissimo che questa partita può rappresentare il primo punto di svolta della stagione. Andrea Cambiaso non prova neppure a nasconderlo: “Il nostro margine d’errore è prossimo allo zero – ha detto il terzino – dobbiamo assolutamente vincere questa partita: non sarà facile, ma ci servono punti”. Poi racconta un retroscena: “Ho parlato con Vicario, loro hanno giocato qui da poco – svela il bianconero sul dialogo con il portiere azzurro che ha sfidato i norvegesi con il Tottenham – e sarà diverso giocare sul sintetico, oltre alle condizioni climatiche: dovremo compensare in qualche modo, ci prepareremo al meglio e ci faremo trovare pronti“.

Juve, la ricetta di Cambiaso

“Ma a parte Firenze, dove abbiamo sbagliato tanto tecnicamente, abbiamo fatto buone partite – dice a Sky Sport sul nuovo corso inaugurato con Spalletti – Domani dovremo farci trovare sul pezzo e fare tutto il possibile per portare a casa dei punti. Cosa dice il mister? Di continuare a lavorare, l’unica soluzione è questa, lavorare e alzare il livello dal punto di vista tecnico”.

Juventus, la neve non porta bene

C’è un dato statistico che preoccupa un po’ i tifosi bianconeri: perché la neve e la Juventus, in Europa, non vanno molto d’accordo. Sono lontani i tempi della Supercoppa europea del 1985, quando Boniperti mobilitò un esercito di scavatori per spalare la neve dal campo del Comunale di Torino: finì 2-0 per la Juventus sul Liverpool, con doppietta di Boniek. Purtroppo le ultime due volte è andata diversamente.

La tormenta di Poznan

Primo episodio. Era l’1 dicembre 2010, si giocava nel gelo di Poznan per la quinta giornata dei gironi di Europa League: la Juventus impatta 1-1 con i polacchi, passati in vantaggio con Rudnevs al 12′. Segna Iaquinta all’84’, ma non basta: bisognava vincere per accedere ai sedicesimi di finale, ma la squadra all’epoca allenata da Delneri non seppe andare oltre.

Il fango di Istanbul

Secondo episodio. Era l’11 dicembre 2013, su un campo pressocchè impraticabile la Uefa decide che Galatasaray-Juventus, rinviata la sera precedente, andasse comunque giocata. Restano nella storia il gol di Sneijder che elimina i bianconeri a pochi minuti dal termine, il labiale di Antonio Conte “this is not football”, e le impietose condizioni di un terreno di gioco devastato dai ripetuti passaggi degli spazzaneve che avevano tramutato la neve in fango. La speranza è che domani le cose vadano in maniera diametralmente opposta.

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Virgilio.it

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