Juventus, l'indiscrezione sulla sfuriata di Elkann nello spogliatoio: cosa è successo
- Postato il 31 ottobre 2025
- Sport
- Di Libero Quotidiano
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Juventus, l'indiscrezione sulla sfuriata di Elkann nello spogliatoio: cosa è successo
Alla Continassa è iniziata l’era Luciano Spalletti, ma il clima è tutt’altro che sereno. Il tecnico toscano ha varcato i cancelli del centro bianconero a metà mattina di giovedì 30 ottobre, accolto da tifosi e telecamere, ma dietro i sorrisi e i selfie si nasconde una Juventus in subbuglio. Mentre l’ex c.t. dell’Italia sistemava gli ultimi dettagli del suo staff — optando per Giovanni Martusciello vice, Salvatore Russo collaboratore e Francesco Sinatti preparatore — alle sue spalle restavano le scorie di giorni turbolenti.
Dopo il 3-1 all’Udinese, secondo Il Corriere dello Sport, John Elkann è sceso negli spogliatoi e ha tenuto un discorso durissimo. Un intervento senza filtri, che ha sorpreso la squadra per toni e contenuti. Il patron non ha risparmiato nessuno: tre allenatori in un anno (Thiago Motta, Igor Tudor, Spalletti) risultati altalenanti e atteggiamento ritenuto non all’altezza della storia del club. “Alla Juventus non si può galleggiare”, avrebbe detto, lasciando intendere che la pazienza è finita. Se il croato appena esonerato dopo Madrid aveva pronunciato parole di resa con quel “Siamo questi”, Elkann ci è andato giù pesante con i suoi. Nel mentre che Giorgio Chiellini andava in tv dicendo “cambiamo allenatore perché lo ritenevamo necessario per ripartire. C’è tempo per fare bene”.
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La sfuriata di Elkann ora pare aver lasciato il segno. Molti giocatori hanno percepito il cambio di rotta voluto dai vertici: serve un’identità chiara e immediata, e Spalletti dovrà costruirla in fretta. Nei corridoi della Continassa circola una parola d’ordine: responsabilità. Intanto, il nuovo allenatore ha osservato il gruppo da bordo campo, senza intervenire. Ha salutato i calciatori uno a uno, rinviando ogni discorso a oggi, venerdì 31 ottobre, quando guiderà la rifinitura. Il messaggio, però, è già chiaro: dopo l’ira del presidente di Exor, alla Juve non c’è più spazio per alibi. È tempo di cambiare passo, e Spalletti è chiamato a farlo subito.
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