Juventus, Locatelli fischiato dallo Stadium: la maledizione dei capitani di Spalletti colpisce ancora, il tifo ha già deciso

  • Postato il 11 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non basta più una prestazione positiva. Una semplice prova sopra alla sufficienza non basta più nemmeno al capitano della Juventus, Manuel Locatelli, preso di mira dal pubblico dell’Allianz Stadium anche nella serata di Champions che ha visto la squadra di Luciano Spalletti prevalere sui ciprioti del Pafos. Fischi e contestazione nei confronti del centrocampista ex Sassuolo, complici le scorie della sconfitta di Napoli e una “gogna social” che non perdona.

Juventus, fischi per Locatelli all’uscita dal campo: i tifosi e i social non dimenticano il ko di Napoli

Il day after di Juventus-Pafos apre nuovi scenari tattici in casa bianconera, ma non rimargina ferite diventate tagli profondi con il passare delle settimane. Qualora ci fossero ancora dubbi, tra lacune tecniche e problematiche extra-campo, Manuel Locatelli è ormai un caso alla Continassa. Non si tratta certo del classico “mal di pancia” da mercato, a pochi passi da gennaio, bensì di qualcosa di molto più serio in prospettiva: una reale frattura con gran parte dell’ambiente juventino.

I fischi di ieri sera, infatti, hanno rappresentato solo la punta dell’iceberg per il classe ’98, poi punito anche dai social, sempre particolarmente schiavi del risultato e dell’andamento di una partita. Del resto, fino alla sostituzione e al conseguente passaggio al 4-2-3-1 di Spalletti, Locatelli era stato per distacco uno dei migliori in campo della Juve, nella scialba serata dello Stadium. O quantomeno, uno dei pochi a salvarsi nel mare magnum di negatività dei primi 45 minuti di gioco.

Tifoso della Juve sin dalla nascita, come raccontato più volte sui propri canali dal diretto interessato, fortemente attaccato alla maglia e mai schivo davanti a microfoni e telecamere. Il primo a metterci la faccia fuori, l’ultimo a mollare all’interno del rettangolo di gioco. Anche lì, con i pregi e i difetti che ogni giocatore presenta. Il momento, però, non aiuta, così come l’anonimato in cui rischia di cadere la formazione di Spalletti in campionato, salvo non arrivino due vittorie contro Bologna e Atalanta nei prossimi due turni.

In un momento così, anche i piccoli dettagli vengono meno. La ferocia dimostrata, la scivolata in più per suonare la carica, la chiusura decisiva. Alla fine, tutto si riduce al passaggio sbagliato a Napoli, diventato poi virale al pari della reazione di Spalletti in panchina. Perfetta fotografia della situazione attualmente vissuta in casa Juve.

Locatelli esce dal campo e la Juve vince: l’ironia dei tifosi sul web

“Stiamo tutti pensando la stessa cosa: Spalletti finalmente cambia la storia, fuori Locatelli. La Juve gioca meglio e fa 2 gol in 5 minuti”. È questo il tenore dei commenti rilevati sui social nell’arco del secondo tempo di Juve-Pafos, vinta 2-0 dalla squadra di Spalletti con i gol di McKennie e David. Che sia una coincidenza o meno, poco importa. Il pubblico di fede bianconera ha messo nel mirino Manuel Locatelli, ritenuto non adeguato per la fascia di capitano e per giocare titolare nella Vecchia Signora.

“Ogni volta che Locatelli fa un passaggino a 2 metri inutile una mia cellula muore”, scrive un altro utente su X, ironizzando sulla gestione del possesso dell’ex Sassuolo. E sul giudizio non possono che pesare gli oltre 30 milioni di euro investiti nel 2021, nell’anno dell’Europeo che vide protagonista l’Italia di Roberto Mancini (e lo stesso Locatelli). “Esce Locatelli e la Juve va in vantaggio!”, un claim molto diffuso sul web nella serata di ieri.

E poi ancora, senza troppi giri di parole: “Nella fitta nebbia della mediocrità un lampo di luce: fuori Locatelli. Era come un segno divino, la mossa per interrompere un incantesimo malvagio, la scelta impensabile che fa pensare alla svolta. Fuori Locatelli. Al 60′. Inequivocabile scelta tecnica”. Anche se, a dirla tutta, proprio tecnica la scelta di Spalletti non è stata: cambia il sistema di gioco, cambiano le caratteristiche. Semplicemente, dentro un attaccante per un centrocampista di interdizione, perché non c’era più nulla da difendere.

Locatelli “parafulmine” di Comolli e capitano “maledetto” di Spalletti

A questo punto, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che il problema della Juventus sia solo e soltanto Manuel Locatelli? Mentre Luciano Spalletti continua, anche legittimamente, a fare tentativi per trovare un’identità alla sua squadra, c’è una cosa che non si può certo rimproverare all’attuale capitano bianconero, al di là della fede calcistica d’appartenenza: è sempre il primo a metterci la faccia, senza alcun tipo di timore. Anche quando, probabilmente, non toccherebbe a lui.

Sì, perché per tifosi e detrattori, Locatelli ha spesso interpretato il ruolo di “parafulmine” dinanzi alle telecamere, andando a colmare un vuoto riempito solo istituzionalmente da Giorgio Chiellini nei pre gara. Ma il problema è sempre dopo, a risultato acquisito. Quando le cose non sono andate e c’è bisogno di un segnale, in grado di tenere compatto l’ambiente o di dare una scossa allo spogliatoio. E colui che è chiamato a farlo, solitamente, è il responsabile dell’area tecnica o, in questo caso, l’amministratore delegato, Damien Comolli.

E intanto, Locatelli sembra essere inesorabilmente finito nell’elenco dei “capitani maledetti” gestiti da Luciano Spalletti, che già ai tempi della Nazionale non aveva un rapporto idilliaco con l’ex Sassuolo, poi tenuto al centro della mediana bianconera perché unico vero equilibratore in uno scacchiere spesso troppo sbilanciato in avanti. Non siamo certo ai livelli di Mauro Icardi e Francesco Totti, ma è chiaro che la frattura con i tifosi rischia di incidere anche sulle scelte future. Del calciatore, dell’allenatore e della Juventus.

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Virgilio.it

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