Juventus, niente Mondiali per Vlahovic: l’eliminazione della Serbia cambia gli scenari, cancellata la promessa a Comolli?

  • Postato il 15 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Come in Inception, quando il tempo scorre a velocità diverse a seconda del livello del sogno, anche il futuro di Dusan Vlahovic sembra muoversi su piani paralleli: quello della Juventus, che vuole programmare un progetto sostenibile, e quello dell’attaccante serbo, sospeso tra ambizione personale e necessità di rilancio. Il Mondiale che non ci sarà per la Serbia diventa così un vuoto che può trasformarsi in occasione o anche in un’arma a doppio taglio.

Vlahovic senza Mondiale: un boomerang per la Juve

La sconfitta della Serbia contro l’Inghilterra e la contemporanea vittoria dell’Albania hanno chiuso bruscamente le porte del Mondiale a Vlahovic. Una delusione cocente per una nazionale che non è riuscita, ancora una volta, a valorizzare appieno il proprio talento. Ora il numero 9 avrà l’occasione di mettersi in mostra solo con la Juventus in Serie A, Coppa Italia e Champions. Nessuna vetrina Mondiale, un palcoscenico che aiuta spesso i giocatori a rilanciarsi. Per la Vecchia Signora, il mancato pass verso Usa-Canada-Messico potrebbe scombussolare un po’ i piani. La promessa fatta a Comolli era quella di riparlarsi a giugno, ma ora il calendario potrebbe subire modifiche.

Il 24 maggio Dusan archivierà il suo quinto campionato in bianconero e si ritroverà con quaranta giorni per decidere il proprio futuro. Un tempo sospeso, privo di Mondiale, che potrebbe accelerare — o complicare — il confronto con la dirigenza. Comolli lo ha detto chiaramente: “C’è un accordo tra Vlahovic, Chiellini e Modesto per sedersi attorno a un tavolo a fine stagione”. Buoni propositi, certo, ma non basteranno senza un terreno comune.

Il nodo ingaggio e la strategia Juve

Vlahovic guadagna oggi 12 milioni di euro, una cifra che stride con il “progetto sostenibile” che la Juventus vuole consolidare. Prestazioni altalenanti e un impatto mai davvero costante rendono difficile difendere uno stipendio così elevato. I bianconeri, che non hanno sfruttato l’occasione per cederlo la scorsa estate, ora non possono più monetizzare il suo addio. E senza rinnovo, lo perderanno a zero. E allora il prolungamento del contratto a cifre più basse potrebbe rivelarsi utile a entrambe le parti: una tutela per il club, una stabilità per il giocatore. Senza Mondiale, il tempo a disposizione di Comolli si allarga: niente lunghe pause, niente calendari intasati, più serenità per programmare gli incontri decisivi. Ma c’è anche un pericolo da tenere in considerazione.

Vlahovic, leader ritrovato. Ma c’è un pericolo

Dopo i fischi estivi nelle amichevoli, Vlahovic ha risposto con grinta e carattere. Ha riconquistato i tifosi, mostrando atteggiamento da leader sia in campo sia fuori, come nel gesto di calma verso Conceicao dopo il cambio nel derby col Torino. Spalletti gli ha dato fiducia, ma in squadra ci sono anche altri attaccanti da valorizzare, come David e Openda. Una concorrenza interna che potrebbe stimolarlo oppure incrinare ulteriormente gli equilibri.

E ritorniamo allora al pericolo. Il rischio è che Vlahovic possa diventare una vetrina illuminata per molte squadre che cercano una punta. E prendere il serbo a zero è decisamente invitante e qualche club potrebbe pensare anche di anticipare i tempi a gennaio, per poi avere il giocatore pronto da fine giugno. Quindi la famosa promessa a Comolli di sedersi a giugno potrebbe anche perdere di valore. Il nuovo amministratore delegato non può rallentare troppo e i prossimi mesi saranno decisivi per scegliere il finale di questa storia. La clessidra ha iniziato a scorrere. E questa volta, come nei sogni di Nolan, ogni granello può cambiare tutto.

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Virgilio.it

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