Juventus ostaggio dei ribelli, per Vlahovic tra Comolli e Tare sfida da esordienti

  • Postato il 29 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Uno dei primi compiti assegnati a Damien Comolli da dirigente della Juventus – se non il primo in assoluto – è la risoluzione del caso Dusan Vlahovic. La storia ormai la conoscono tutti e racconta di un contratto, quello del giocatore serbo, in scadenza tra un anno e di un ingaggio salito a 12 milioni di euro netti. Chi ha aguzzato le antenne è Igli Tare, da rivale al Milan a potenziale alleato dei bianconeri in un’estate assai complicata.

Juve, quanto ti costa la grana Vlahovic

Non sono gli ultimi granelli di polvere della clessidra ma poco ci manca. Al 29 luglio, la Juventus sente la pressione emanata da Dusan Vlahovic e da un contratto diventato troppo ingombrante per le attuali finanze di Madama. Damien Comolli in questa situazione non ha nessuna responsabilità ma ha il peso di dover risolvere il problema nella maniera più indolore possibile. Il compito non è facile: per 12 milioni di motivi. Che al lordo quasi raddoppiano.

Anzi, parliamo di cifre entrando ancor di più nel merito. L’ex attaccante della Fiorentina costerà al club bianconero la cifra shock di quasi 42 milioni di euro, suddivisi in questa maniera: oltre 19,5 milioni di quota ammortamento e più di 22 milioni di euro di stipendio lordo.

Il rischio concreto di una minusvalenza

Per evitare di realizzare una minusvalenza, la Juventus dovrebbe vendere il giocatore a 19,5 milioni di euro. Per ora di offerte vere e proprie non ne sono arrivate. Qualche sondaggio, magari, che tuttavia non ha trovato il gradimento del centravanti serbo. La verità è che i bianconeri hanno messo in conto anche l’idea di perderci qualcosa. Ipotesi quasi inevitabile arrivati a questo punto. Un affare folle, sbagliato, attribuibile alla gestione Arrivabene-Cherubini e che non è mai stato risolto prima da chi si è succeduto nel tempo dietro alla scrivania di Madama.

La mano tesa di Max a caccia dell’affare

Arabia, Turchia, forse la Premier magari non di altissimo profilo. Chi può aiutare la Juventus? Una mano tesa potrebbe arrivare dal passato con Massimiliano Allegri riscopertosi improvvisamente fan e amico di Dusan Vlahovic. Il tecnico livornese lo vorrebbe al Milan e ha chiesto a Igli Tare di lavorare a questa ipotesi. Il serbo potrebbe diventare la classica occasione di mercato da prendere a prezzo di saldo. Ma con un ingaggio da ritrattare assolutamente rispetto a quello attuale facendo leva magari su più anni di contratto.

Difficilmente il Diavolo andrà oltre alla decina di milioni di euro. Anzi, c’era chi parlava di volontà di ingaggiarlo a zero ma per la Juve sarebbe un bagno di sangue rescindere il contratto del giocatore ad un anno di anticipo sulla scadenza. Va trovata una quadra, forse a metà strada.

Due dirigenti e un’approvazione da conquistare

In questa operazione o possibile tale, si giocano una bella fetta di credibilità Damien Comolli e Igli Tare. Non possiamo certamente parlare di due novellini ma di due dirigenti alla prima chiamata da una grande squadra sì. Se lo juventino deve quanto prima disfarsi di una zavorra – dal punto di vista finanziario – che gli ostacola il mercato, il rossonero ha il compito di strappare le condizioni migliori. Perché a dirla tutta anche il Milan ha i suoi problemi. Ad esempio Gimenez, unica punta di ruolo in organico, presa appena 6 mesi fa e che non convince del tutto.

Gli altri casi della Vecchia Signora

In seconda battuta arrivano poi le altre gatte da pelare della Vecchia Signora. Se Vlahovic è la priorità, va trovata una sistemazione anche agli altri esuberi. Weah non dà certamente una mano da questo punto di vista ma pure Douglas Luiz ce la sta mettendo tutta per creare ulteriori problemi al club. Arthur è invece un pezzo da collezione da museo, una sorta di ornamento della Continassa. Anche Nico Gonzalez è in uscita ma fin qui nisba. Per Comolli l’estate è ancora lunga.

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Virgilio.it

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