Juventus, Pirlo non amava Cristiano Ronaldo, preferiva Morata: il retroscena
- Postato il 18 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Un retroscena che riaccende le discussioni sul rapporto tra Andrea Pirlo e Cristiano Ronaldo. L’ex assistente del tecnico, Alparslan Erdem, ha raccontato come l’allenatore non considerasse il portoghese ideale per il suo progetto tattico alla Juventus. Secondo l’ex collaboratore, il tecnico bresciano avrebbe preferito un profilo più dinamico come quello di Morata, perfetto per le sue idee di gioco. Una confessione che offre nuova luce su quella stagione complessa in bianconero.
- Ronaldo + Dybala, un problema di compatibilità
- Un male necessario da sopportare
- Morata, l’attaccante ideale per il suo 4-4-2
- Pirlo come Sarri: le difficoltà in bianconero
Ronaldo + Dybala, un problema di compatibilità
Durante la stagione 2020-21, Pirlo si è trovato a gestire due stelle dal talento immenso ma difficili da incastrare nel suo sistema di gioco. Secondo Erdem, il tecnico non era convinto né di Cristiano Ronaldo né di Paulo Dybala, troppo individualisti per il calcio collettivo che aveva in mente. L’ex allenatore della Juve voleva una squadra capace di pressare alto e muoversi in blocco, ma i suoi fuoriclasse tendevano a rallentare il ritmo. Da qui le prime crepe nel rapporto con lo spogliatoio.
Un male necessario da sopportare
Intervenuto al podcast InTORnational del quotidiano tedesco Bild, Erdem ha spiegato come l’analisi dei dati convinse lo staff che Ronaldo non fosse il giocatore giusto per il pressing alto. “Cristiano era il peggiore negli sprint“, ha rivelato. Pirlo lo sapeva, ma era impotente davanti al peso del nome e del contratto del portoghese. Il tecnico avrebbe voluto cambiare l’assetto offensivo, ma si è adattato alla presenza ingombrante del cinque volte Pallone d’Oro.
Morata, l’attaccante ideale per il suo 4-4-2
Se Ronaldo rappresentava un ostacolo tattico, Alvaro Morata era invece il modello di giocatore perfetto per le idee di Pirlo. Mobile, generoso, abile nel legare il gioco e nel pressare alto: caratteristiche che si sposavano alla perfezione con il 4-4-2 che l’allenatore cercava di imporre. “Pirlo preferiva di gran lunga Morata“, ha ribadito Erdem. Nonostante le difficoltà, il tecnico chiuse la stagione con la Supercoppa e la Coppa Italia, ma quell’esperienza lasciò il segno. Oggi, da Dubai, può guardare con distacco a una Juve che non fu mai davvero sua.
Pirlo come Sarri: le difficoltà in bianconero
La carriera del tecnico non è infatti decollata. Dopo il bianconero, ha tentato fortuna dapprima in Turchia tra le fila del Fatih Karagümrük e poi nuovamente in Italia con la disastrata Sampdoria. Ora il Maestro è al timone dello United Football Club, squadra emiratina. Ma il suo punto di vista non giunge nuovo nell’ambiente della Vecchia Signora. Sostanzialmente anche Maurizio Sarri, di recente, ha raccontato le stesse cose spiegando il concetto di squadra complicata da allenare e presentando il suo scudetto come grande capolavoro della sua vita al pari del secondo posto della Lazio.