Juventus-Rabiot, il retroscena della telefonata a Chiellini e il no di Comolli: la decisione dei bianconeri sul francese

  • Postato il 21 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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La suggestione è durata qualche ora, il tempo di una telefonata, un colloquio e una risposta secca, di quelle che non ammettono repliche. Come d’altronde lo stile di Damien Comolli, uno che sembra esserci nato nell’ambiente della Juventus.

Rabiot, bufera a Marsiglia

Adrien Rabiot, 157 presenze e 18 gol in cinque anni con la maglia della Juventus, fu lasciato partire dato che non rientrava nei piani tecnici di Thiago Motta. Destinazione Marsiglia, stagione da leader con 9 gol in 27 presenze ed elezione quasi immediata a idolo dei tifosi, nonostante i suoi trascorsi al Psg. Poi, la lite nello spogliatoio con il compagno Jonathan Rowe: sarebbero volati pugni, alla presenza anche del ds Benatia, e addio Marsiglia.

Rabiot-Rowe, il racconto di Benatia

“Quello che è successo è grave, troppo grave, ma non andremo in piazza a raccontare tutto – ha detto Benatia al riguardo – volevamo dare il tempo ai giocatori di riflettere e scusarsi, ma non è successo. Penso che fin dall’inizio, come sapete, ci sia stata la volontà di preservare lo spogliatoio. E credo che chiunque abbia giocato a calcio o conosca i codici del calcio sappia che si tratta di qualcosa di molto importante”. In Francia raccontano di pugni e violenza inaudita da parte dei due.

Rabiot e la telefonata a Chiellini

E mercato apriti, come ovvia conseguenza: Rabiot sarebbe stato proposto all’Inter, che avrebbe però rifiutato e che ha chiuso per Diouf. Di conseguenza, ecco tornare di moda il nome della Juventus. Secondo quanto riportato da Sportitalia, Rabiot avrebbe telefonato direttamente a Giorgio Chiellini, ex compagno di squadra, per sondare la possibilità di tornare in bianconero. Chiellini non ha chiuso le porte, ma non ha nemmeno preso impegni di alcun genere, rimandando tutto a Damien Comolli,

Juventus, Comolli dice no

La risposta del dg bianconero è stata negativa: l’obiettivo per il centrocampo, una volta partito Douglas Luiz, è Matt O’Riley, che piace molto a Tudor e costa poco. Il ritorno di Rabiot sarebbe sicuramente una soluzione più pratica, vista la sua conoscenza della Serie A e dell’ambiente bianconero. Ma quello che manca sono i presupposti economici: difficilmente potrebbe percepire un ingaggio superiore ai 6 milioni, e le pretese della madre-agente sono ben note. Di conseguenza appare difficile che questa pista possa aprirsi.

Rabiot, l’intervento della madre

Proprio Veronique Rabiot è intervenuta sulla vicenda che ha coinvolto il figlio a Marsiglia. “Lite di violenza inaudita? Nessuno è rimasto ferito, nessuno è andato in ospedale, non c’è stato un naso rotto o labbra spaccate. Nessun punto di sutura, quindi non capisco davvero”. Lo ha detto a Rtl Veronique Rabiot, madre e agente del centrocampista del Marsiglia, rispondendo alle dichiarazioni alla stampa francese di Pablo Longoria, presidente dell’OM, sulla lite tra l’ex Juventus e Jonathan Rowe che è costata ad entrambi il posto in rosa.

Veronique Rabiot difende il figlio

“Lascerò che sia Adrien a raccontare la sua versione. Ciò che mi sorprende è che nello spogliatoio c’erano l’allenatore e il signor Benatia (direttore sportivo dell’OM, ndr). Come possiamo immaginare che ci sia stata una colluttazione di una violenza inaudita e che nessuno sia intervenuto? Non ci credo, e comunque nessuno ci crede“, ha aggiunto la madre di Rabiot, messo sul mercato dal Marsiglia dopo l’episodio che si è verificato nel post partita di Rennes-Marsiglia 1-0.

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