Juventus, Spalletti dice sì e cambia vocabolario: meno rinterzi, prigione e perimetrale, imparata la lezione

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 4 Visualizzazioni

Sarà un altro Spalletti quello che allenerà la Juventus al posto di Tudor. L’annuncio ufficiale è atteso in mattinata: l’ex ct firmerà un contratto di nove mesi da circa 3 milioni di euro, con rinnovo automatico fino al 2028 in caso di qualificazione alla Champions League. Il nuovo stipendio, in quel caso, sarà aumentato. Dopo la firma – Spalletti sarà assistito dal figlio Samuele. Gli avvocati delle due parti hanno lavorato fino a ieri per definire gli ultimi dettagli del contratto – , il tecnico toscano è atteso al J Hotel, struttura adiacente al centro sportivo della Continassa, dove alle 15 dirigerà il suo primo allenamento con la squadra. La sessione è stata posticipata appositamente per consentirgli di scendere in campo nel pomeriggio. Domani la presentazione ufficiale ma è facile prevedere che il Luciano 2.0 sia diverso da quello che allenava l’Italia e simile ma neanche troppo a quello che vinse lo scudetto col Napoli.

Spalletti torna in sella 141 giorni dopo la Moldavia

Sono passati solo 141 giorni dalla sua ultima panchina: la grottesca presenza in Italia-Moldavia 2-0 quando il giorno prima era stato già sollevato dall’incarico ma anche se non ha ancora metabolizzato le scorie dell’esperienza in azzurro, che continua a tormentarlo, Spalletti è pronto a tornare in sella, a far tesoro degli errori commessi e a cancellare definitivamente quell’angoscia emotiva e non solo che si porta dietro. Ha provato a metabolizzare “il lutto” nella sua tenuta di Montaione, con la sua terra, l’azienda vinicola, gli animali e la famiglia: la moglie Tamara, I figli Samuele, Federico e la piccola Matilde ma ora è il momento di rimettersi la tuta.

Lo staff di Spalletti

L’ex ct ieri ha preso appunti vedendo il successo per 3-1 della Juve con l’Udinese e si è fatto una prima idea della squadra ma aspetta di vederli lavorare sul campo per capire su chi puntare inizialmente. Spalletti porterà alla Juve cinque collaboratori, gli stessi del biennio a Coverciano. Marco Domenichini è il suo fidatissimo vice. Daniele Baldini è l’altro assistente tecnico, poi Salvatore Russo, Francesco Sinatti e Franco Ferrini i preparatori atletici. Resta da scegliere il preparatore dei portieri.

Come cambia l’ex ct

Memore degli errori fatti in Nazionale e che lui stesso ha ammesso («Nella mia carriera ero sempre riuscito a entrare nella testa dei giocatori») Spalletti sarà più cauto nel “martellare” i calciatori con schemi e moduli. Qualche giocatore azzurro riferì a Gattuso che Spalletti li rimbambiva. Te tu ti vai a mettere lì, così poi ci si ritrova tutti insieme laggiù. «Calcio relazionale». Lo chiamava così. E, dopo averglielo spiegato, continuava pure a parlargli addosso nello spogliatoio, nella hall dell’albergo, a cena. Cambierà di sicuro un po’ il vocabolario mister Luciano. Magari si sentirà parlare un po’ meno di rinterzi (modo in cui far arrivare la palla ad un giocatore facendo sponda su un compagno di squadra), riaggressioni, uscire dal traffico, ricomposizione e prigione (l’angolo estremo di campo, più o meno verso il corner, o comunque ogni imbuto da dove non si possa uscire solo col palleggi) ma non aspettatevi una metamorfosi totale.

Non mancheranno i suoi motti durante le conferenze-fiume. Per esempio “Io non sono nato in Toscana, sono voluto nascere in Toscana. Infatti ho le gambe storte di chi fa solo sali e scendi e non può mai andare pari”, oppure: “Mi identifico in ciò che amo e amo ciò in cui mi identifico”, e ancora: «Se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non viviamo bene la vita». Sarà più maturo, magari meno estroverso ma sempre sanguigno, passionale e genuino. L’avventura sta per cominciare ed è una doppia scommessa, per lui e per la Juventus che dal primo ciclo di Allegri in poi continua a macinare e vomitare allenatori.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti