Juventus, Tudor perde la pazienza: "Guardate solo il risultato, stiamo crescendo e abbiamo nostra identità"

  • Postato il 4 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Lui sa come si fa: quand’era al Verona e alla Lazio Igor Tudor ha battuto Allegri: i precedenti del croato col tecnico del Milan sono a suo favore, 3 vittorie e due sconfitte ma domani è tutt’altra storia. Domani è la prima volta da ex per il conte Max a Torino, domani è la partita allo specchio di una Juve che avrebbe voluto essere come è già il Milan ora, ovvero compatto, equilibrato, competitivo ed avanti in classifica. Ed è la partita di Tudor proprio contro l’ombra di Allegri che qui a Torino non è sempre stato amato ma ha vinto di tutto e di più, lasciando anche non poche “vedove” tra i tifosi bianconeri. Vincere un secondo scontro diretto, dopo quello con l’Inter, significherebbe uscire dal tunnel del dubbio dopo i 4 pareggi di fila. Non riuscirci potrebbe essere l’anticamera della crisi ma per Tudor la Juve attuale è una squadra ottima, che gli piace e che lavora “forte”.

Tudor vede la Juve in crescita

Il tecnico croato non ci sta a sentire parlare di una Juve incompiuta: “Manca la vittoria, è ovvio, ma penso che con Atalanta e Villarreal abbiamo fatto una grande gara, migliore di quella dell’avversario e vedo la squadra in crescita. Più chiara identità di questa non si può avere, sono sei mesi che giochiamo sempre nella stessa maniera. Dite che non abbiamo equilibrio? Lavoriamo dall’inizio della stagione su questo e io edo che la squadra fa le cose che deve fare, poi magari non le fa per 90′ e bisogna lavorare per migliorare. La squadra sta dando tutto, ha una sua identità e sa cosa fare con la palla o senza. Io devo fare le analisi su cose concrete e non solo sul risultato. Manca onestà e cultura calcistica

I giocatori dicono che manca la cattiveria: “Qualcosa devono dire in conferenza, così anche io. Sul gol concesso ho già commentato, là non c’entra l’uomo, la zona, eravamo abbastanza alti perché ho messo anche Vlahovic. È mancato un peso specifico. Quando parlo dei nostri difetti dico che mancano giocatori che si assumono il peso di assumersi la responsabilità. Va accettato, a volte i difetti li paghi e altre volte no”.

Le statistiche offensive sono favorevoli ma forse manca un po’ di concretezza: “Vorrei che si contribuisse in entrambe la fasi con tutti i giocatori, vorrei due gol e due assist anche dai mediani e dai difensori. Le rotazioni davanti penalizzano i nuovi come David o Openda? Lavoro con loro dal punto di vista psicologico, non ho altro da aggiungere su questo”.

Ultimo pensiero sul connazionale Modric: “Ho anche giocato con lui in Nazionale, un altro così non nascerà nel nostro popolo, è il doppio di tutti gli altri, nessuno gli si avvicina, e poi a 40 anni giocare a questi livelli è un’altra storia nella storia, speriamo che domani giochi male però..”.

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Virgilio.it

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