Kimi Antonelli arriva a scuola in supercar: il video è virale

  • Postato il 13 maggio 2025
  • Curiosità
  • Di Virgilio.it
  • 2 Visualizzazioni

Casalecchio di Reno, provincia di Bologna. Ore otto del mattino. I ragazzi si spargono davanti all’ingresso dell’Istituto Salvemini, zaini in spalla, occhi mezzi chiusi, dita ancora incollate allo schermo. C’è chi sbadiglia, chi scrolla fino all’ultima storia prima del suono della prima campanella. Scorci ordinari di una mattinata qualsiasi. Poi, il dettaglio che spacca la scena: la Mercedes-AMG GT 63 S blu metallizzato di Kimi Antonelli si avvicina all’istituto con discrezione felina.

Il ragazzo dietro al volante

La portiera si apre con un rumore morbido, quasi ovattato. Sul sedile del passeggero resta un giubbotto. Ne scende un ragazzo dallo sguardo limpido, zaino in spalla, passo sicuro. Saluta, si unisce a un gruppo, fa due battute, si lascia fotografare. Alla guida, Kimi. Classe 2006, pilota ufficiale Mercedes, fresco di pole position nella Sprint Race di Miami. Sette giorni prima era sotto gli occhi del mondo, in mezzo ai cordoli, a battagliare con Verstappen e Hamilton. Un weekend tirato, tra slanci e contatti, tra riflessi e strategie. Ora è tornato qui, davanti al suo liceo, senza entourage né pose.

La macchina attira sguardi come una calamita. Alcuni restano fermi a fissarla, i più entusiasti la fotografano. Il blu metallizzato scintilla sotto la luce. Chi ha appena preso la patente sa già che una macchina così resterà fuori portata ancora a lungo. Il Codice della Strada, per i neopatentati, blocca ogni sogno di cilindrate eccessive. Troppa spinta per un novellino.

Antonelli però gioca con un’altra regola. Ha la residenza a San Marino, dove quei limiti non valgono. Così, pur avendo preso la patente a gennaio, può già domare quella belva da oltre 200.000 euro. Tutto legale. Il vero ostacolo, piuttosto, è il pieno. Perché la GT 63 beve, e non poco.

Dal paddock all’aula senza perdere aderenza

Quell’auto è un segno di fiducia. Un riconoscimento per quanto fatto finora: debutto in Australia, riscontri positivi in Cina e Bahrain, solidità anche a Miami. Nella Sprint ha preso la pole, poi ha gestito situazioni scomode con freddezza. Un contatto con Piastri, un altro con Verstappen ai box. Concentrazione e controllo che vincono il nervosismo..

A scuola ci va davvero, cinque giorni a settimana. Si occupa di marketing e relazioni internazionali, segue le lezioni come i compagni. Un attimo prima studia diritto, un attimo dopo si prepara per una trasferta. La testa cambia marcia al primo cenno. Nel cortile e tra i banchi resta uguale a se stesso. Cordiale, disponibile, tranquillo. Non ha bisogno di pavoneggiarsi. La presenza basta. Quando parcheggia l’auto e attraversa il marciapiede, la scena si spegne. Entra in aula tranquillo. Lì è solo Kimi. Il ragazzo della 5ª.

Tra pochi giorni sarà di nuovo in tuta, direzione Imola. L’ennesima tappa di un rookie che ha già mostrato le stimmate del vero campione. Pubblico di casa, adrenalina in circolo. Ma intanto la supercar resta lì fuori, immobile, lucida. E dentro si torna a respirare il gesso e il fiato dei compagni. Equilibrio perfetto tra pista e realtà. È questo, forse, il suo vero talento: restare centrato. imperscrutabile, in mezzo al caos.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti