L’80% dei contagi di West Nile in Europa registrati in Italia, l’Ecdc: “I casi aumenteranno”
- Postato il 20 agosto 2025
- Scienza
- Di Il Fatto Quotidiano
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Come già spiegava circa un anno fa al Fattoquotidiano.it il professore Fabrizio Maggi, direttore dell’Unità operativa complessa di Virologia e Laboratori di biosicurezza dello Spallanzani, “il West Nile è ormai endemico” e il susseguirsi dei casi – al 14 agosto erano 275 i casi confermati e 19 i decessi come da bollettino Iss – ha destano allarme anche per lo spostamento verso il Centro Sud (Lazio soprattutto e Campania) delle positività. A conferma di un trend – su cui sicuramente incide il cambiamento climatico – arrivano i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). L’Italia risulta il paese europeo più colpito dal virus. Si tratta di oltre l’80% delle 335 infezioni registrate complessivamente in otto Paesi Ue. Gli esperti avvertono che i contagi sono destinati ad aumentare nelle prossime settimane, con un picco atteso tra fine agosto e settembre.
Per la prima volta il virus del West Nile, nota ancora l’Ecdc, è stato rilevato anche nelle province italiane di Latina e Frosinone, segno di una diffusione verso nuove aree. A livello continentale, dopo l’Italia, i Paesi più colpiti sono Grecia (35 casi), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria (1) e Spagna (1).
Il rapporto dell’Ecdc sottolinea che il cambiamento climatico, con estati più lunghe e inverni più miti, sta favorendo stagioni di trasmissione più intense e prolungate. E se sul West Nile si registra a livello europeo il maggior numero di casi degli ultimi tre anni, il 2025 segna un record anche di infezioni da Chikungunya con 27 focolai in Europa, con 111 casi in Francia e 7 in Italia.
“L’Europa sta entrando in una nuova fase, in cui la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare diventa la normalità”, ha avvertito la direttrice dell’Ecdc, Pamela Rendi-Wagner. L’Agenzia ha diffuso nuove linee guida per rafforzare la sorveglianza e il controllo dei vettori, invitando cittadini e autorità sanitarie a intensificare le misure di prevenzione. L’Ecdc raccomanda in particolare alla popolazione delle aree colpite – con attenzione a bambini, anziani e persone fragili – di proteggersi dalle punture di zanzara usando repellenti, indossando indumenti coprenti e installando zanzariere. Per il West Nile non esistono vaccini disponibili per l’uomo, ricorda, mentre per la Chikungunya sono in fase di sviluppo nuove immunizzazioni.
Il virus West Nile (WNV) è un arbovirus trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la Culex pipiens. Non si trasmette da persona a persona, né da uomo a zanzara. Gli esseri umani sono considerati ospiti terminali, poiché non sviluppano una viremia sufficiente per infettare altri vettori. La maggior parte delle infezioni è asintomatica o causa sintomi lievi simil-influenzali. Tuttavia, una piccola percentuale dei contagi può evolvere in forme neuro-invasive gravi, come meningite, encefalite, paralisi flaccide o sindromi simili alla Guillain-Barré, soprattutto in soggetti anziani o immunocompromessi. E infatti erano tutti anziani o con gravi patologie i pazienti deceduti in Italia.
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