La Bce taglia ancora i tassi: dal 2,25 al 2 per cento
- Postato il 5 giugno 2025
- Di Il Foglio
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La Bce taglia ancora i tassi: dal 2,25 al 2 per cento
La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha annunciato che la Bce ha deciso di abbassare di 0,25 punti percentuali i tassi di interesse portandoli dal 2,25 per cento al 2 per cento. Quello annunciato oggi è l’ottavo taglio al costo del denaro dal giugno 2024.
"L’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2 per cento a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo", si legge nella nota della Bce.
La Bce ha inoltre confermato la sua stima di crescita per l'Eurozona nel 2025 a 0,9 per cento, come nelle stime di marzo, visto "l'andamento del primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese". Le nuove 'staff projections' riducono, invece, la crescita 2026 a 1,1 per cento da 1,2 per cento di dicembre e confermano 1,3 per cento per il 2027.
Sarà l'ultimo taglio? Gli analisti sono divisi. Come ha scritto oggi Mariarosaria Marchesano su queste colonne "se da un lato la Bce pensa di avere terminato la lotta all’inflazione dall’altra è consapevole che altri choc che si nascondono dietro la porta potrebbero rianimarla. Per questa ragione, negli ultimi tempi si è intensificata la discussione tra chi, come l’economista Philipe Lane, è del parere che un tasso accomodante livello europeo possa essere considerato anche sotto l’1,5 per cento proprio per continuare a sostenere l’economia e chi, come la tedesca Isabel Schnabel, ritiene che non è il momento di abbassare la guardia sul fronte dell’inflazione. Secondo un’analisi di Algebris, la Bce deve affrontare un 'caos': porterà il tasso di deposito al 2 per cento nel meeting di oggi ma d’ora in poi dovrà bilanciare il sostegno alla crescita con il rischio di una nuova pressione inflazionistica: 'Se i dazi venissero portati al 50 per cento, Francoforte potrebbe trovarsi costretta a un approccio più deciso', spiega la società d’investimento. È il solito dilemma, che si pone ai banchieri centrali, i quali, questa volta, dovranno valutare un'altra incognita: quanto peserà sull’economia dell’Eurozona l’ingente pacchetto di stimoli tedesco? Per Lagarde non è ancora il momento di dormire sugli allori".
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