La candidata con Piciocchi: “Mi dissero ‘ti vedremo su youporn’, per questo ho lasciato il Pd”

  • Postato il 28 aprile 2025
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  • Di Genova24
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marta pastanella

Genova. “Vedo arrivare dal Pd al centrodestra accuse di sessismo e patriarcato, quando il sessismo e il patriarcato sono proprio le motivazioni principali che mi hanno spinto ad allontanarmi dal Pd. Siamo arrivati al punto che un consigliere municipale di quello che allora era il mio gruppo mi disse la frase la prossima volta ti vediamo su youporn“.

A parlare, nel giorno della bufera mediatica legata agli attacchi verso la candidata sindaca del campo largo Silvia Salis, è Marta Pastanella, 29 anni, fino a poco tempo fa assessora alla Cultura del municipio Centro Ovest, iscritta al Pd dal 2017 al marzo 2025. Ne è uscita per candidarsi con la lista Vince Genova e quindi il centrodestra alle elezioni comunali.

Marta Pastanella, racconta l’episodio legato a quello che definisce una “battuta inaccettabile” in un’istanza presentata alla fine del 2024 alla commissione di garanzia di Pd genovese, un consiglio di probiviri chiamato a vigilare sul rispetto di determinate questioni etiche e statutarie nella gestione del partito.

Nell’istanza si fa riferimento anche ad altri motivi di scontro tra Pastanella e alcuni esponenti del Pd tra gruppo in municipio e circolo di Sampierdarena e San Teodoro, non solo battute sessiste ma anche – sostiene la ex assessora municipale – attacchi personali anche da parte di donne, scelte non condivise, mancanza di rispetto del suo ruolo in giunta.

“Ho letto con un po’ di stupore quanto dichiarato oggi da esponenti della sinistra come Armando Sanna o Laura Boldrini – dice Pastanella – ma chi predica bene razzola male, quando sono stata vittima io di attacchi sessisti e ho chiesto un intervento concreto non ho ottenuto nulla, non solo, mi è stato chiesto dal partito prima di ritirare e poi di modificare il contenuto della mia istanza, io ho detto chiaramente che non avrei ritirato nulla, ad ogni modo l’hanno tirata talmente per le lunghe che poi il ricorso è decaduto”. Nel frattempo, infatti, l’amministratrice ha restituito la tessera del Pd.

Pastanella sostiene di essersi trovata più volte giudicata per il suo aspetto fisico: “Mi è stato fatto capire che non rappresentavo la donna di sinistra, quando si è sparsa la voce della commissione di garanzia alcuni esponenti in privato mi hanno espresso solidarietà ma poi tutto è stato nascosto, devo dire che i primi anni nel Pd sono stati bellissimi e mi hanno permesso di crescere ma quando ho provato a denunciare quello che non andava hanno cercato di farmi ostruzionismo“.

Abbiamo chiesto a Marta Pastanella cosa abbia pensato, da donna, della campagna denigratoria del centrodestra contro Silvia Salis. “Io credo che gli attacchi non siano nei confronti della sua persona o della sua bellezza, ma sul messaggio contraddittorio e di incoerenza che esprime, tra l’immagine del suo reale stile di vita e l’immagine che le vogliono costruire addosso, la candidata del centrosinistra non è autentica“.

Autore
Genova24

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