La Cgil scrive alla Commissione Ue: “Da bloccare il progetto del Ponte sullo Stretto”. Salvini: “È un’intimidazione”

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il “no” della Cgil al Ponte sullo Stretto di Messina arriva in Europa. Il sindacato ha infatti scritto una lettera alla Commissione Ue per chiedere la verifica del rispetto della Direttiva Ue sugli appalti pubblici in relazione al progetto del Ponte. Secondo la Cgil, è concreto il rischio di sperperare miliardi e cadere in procedure d’infrazione per possibili irregolarità. Critiche anche sull’opportunità di investire risorse sul Ponte anziché su infrastrutture da completare o che richiedono manutenzione, soprattutto in Sud Italia. Surreale la reazione del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini: “La Cgil cerca di intimidire la Commissione”.

La lettera della Cgil

“Ribadiamo che il governo dovrebbe ritirare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina dopo i sostanziali rilievi della Corte dei Conti sugli iter di approvazione perseguiti con la massima fretta per l’avvio dei cantieri – spiega in una nota il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo – Per questo abbiamo scritto al vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, chiedendogli un incontro e, poiché è stato riattivato un appalto di oltre vent’anni fa che ha subito un incremento di prezzo di oltre il 300%, la verifica del pieno rispetto della Direttiva sugli appalti pubblici”.

Il dirigente sindacale precisa che “questa verifica preventiva era stata già suggerita al governo dall’Anac qualche mese fa. Riteniamo davvero irresponsabile, in particolare in questa fase di difficoltà industriale e sociale, che l’esecutivo scelga di esporre il Paese al concreto rischio di sprecare ingenti risorse e di ricadere in infrazioni e irregolarità che possono portare a penali e a danni rilevanti negli anni futuri”. “È inoltre irresponsabile – aggiunge Gesmundo – bloccare 13,5 miliardi di euro in questo progetto mentre servono urgentemente risorse per le infrastrutture necessarie al Mezzogiorno, per completare i progetti in corso e far lavorare con continuità le imprese del settore delle costruzioni”.

Il segretario confederale della Cgil sottolinea che “basta leggere il recente rapporto sulle opere strategiche infrastrutturali della Camera dei Deputati (Silos) per vedere che per quelle di Calabria e Sicilia programmate e in corso di realizzazione a oggi mancano risorse per un ammontare di 18 miliardi, di cui oltre 8 per le opere ferroviarie e 10 per strade e autostrade. Allo stesso tempo – conclude Gesmundo – occorre un forte impegno politico e tecnico per realizzare le tante opere in corso, molte delle quali registrano rallentamenti preoccupanti, mentre le imprese denunciano difficoltà a reperire manodopera specializzata”.

La reazione di Salvini

“Che la Cgil provi a intimidire la Commissione, che ha inserito il Ponte nel corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo, e che dica di no a decine di migliaia di posti di lavoro per operai, tecnici e ingegneri, è una follia – la replica del ministro Salvini – D’altronde da Landini non ci aspettiamo nulla di propositivo, viste le barricate delle ultime settimane. La miglior risposta l’hanno data i cittadini Calabresi con voto pro-ponte di domenica! Centrodestra trionfante e, proprio a Reggio Calabria, la Lega è il secondo partito con un incredibile 15%”.

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Il Fatto Quotidiano

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