L'astrofotografia è l'arte di catturare lo spettacolo offerto dalla volta celeste, e in queste settimane di ottobre, la protagonista è la cometa non periodica C/2025 A6 (Lemmon), visibile dall'emisfero boreale. Scoperta a gennaio 2025, questa "viaggiatrice" celeste sta offrendo uno spettacolo raro, raggiungendo una luminosità che la rende potenzialmente osservabile a occhio nudo (magnitudine apparente tra 3,8 e 4,8) in condizioni ideali e sotto cieli bui, un'opportunità che non si ripeterà prima del prossimo millennio.
Cometa Lemmon: siamo nei giorni di massimo avvicinamento
Il suo massimo avvicinamento alla Terra è avvenuto il 21 ottobre 2025, ma la sua visibilità rimane ottimale per diversi giorni, un invito per gli appassionati ad alzare lo sguardo verso l'orizzonte ovest subito dopo il tramonto.
Proprio in questi giorni, la cometa Lemmon è stata immortalata in uno scatto di straordinaria bellezza dall'astrofotografa Alessandra Masi, fotografa ufficiale della Fondazione Dolomiti UNESCO e già nota per le sue immagini selezionate più volte dalla NASA come Astronomy Picture of the Day (APOD). Originaria del Cadore, Masi unisce la passione per l'astrofotografia a un profondo legame con le sue montagne.
L'artista ha raccontato un inseguimento fotografico durato giorni, mosso dal desiderio di fondere la scia eterea della cometa con il profilo imponente delle Dolomiti. Dopo cinque tentativi falliti a causa del maltempo, il cielo ha finalmente concesso una tregua il 17 ottobre. Quella sera, la limpidezza era perfetta, regalando uno scenario persino più spettacolare del previsto.
Una lunga attesa premiata da un raro allineamento
Masi ha iniziato la sessione fotografica con la cometa ancora alta, attendendo poi con pazienza il suo lento incedere verso l'orizzonte. L'attesa è stata premiata da un allineamento di rara armonia: la Lemmon si è trovata perfettamente posizionata sopra le Tre Cime di Lavaredo, le vette più iconiche e simbolo ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. La cometa ha "sfiorato" i fianchi delle montagne, tracciando il suo percorso fino a scomparire dietro Forcella Lavaredo. L'incontro tra la viaggiatrice del cielo e le antiche sculture di roccia ha offerto uno spettacolo celeste irripetibile, un istante sospeso in cui la natura e l'universo hanno dialogato in un'emozione profonda, impressa per sempre in un'immagine..