La Consulta cassa la legge anti-sindaci e avvicina la candidatura di Decaro in Puglia
- Postato il 25 luglio 2025
- Di Il Foglio
- 2 Visualizzazioni

La Consulta cassa la legge anti-sindaci e avvicina la candidatura di Decaro in Puglia
La Corte costituzionale avvicina la nomination di Antonio Decaro come candidato governatore del centrosinistra per la Puglia: la Consulta ha dichiarato illegittima la norma anti-sindaci approvata dal Consiglio regionale nel dicembre scorso con un voto bipartisan (una alleanza tra gli eletti uscenti contro i potenziali rivali con la fascia tricolore). La norma cassata prevedeva che i primi cittadini si potevano candidare come consiglieri dimettendosi 180 giorni prima del voto: questa disciplina è stata cancellata perché definita “irragionevole e sproporzionata”. Ora si potranno presentare lasciando il municipio entro il giorno della presentazione delle liste.
Il provvedimento (passato con il voto segreto) era stato definito “legge anti-Decaro”, perché l’ex presidente Anci aveva in cantiere una lista di candidati provenienti dai municipi, con l’obiettivo di eleggerli e farli diventare la sua falange di fedelissimi. Tra questi il sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, i collegi Toni Matarrelli (Mesegne), Amedeo Bottaro (Trani), Giovanna Bruno (Andria) e Fiorenza Pascazio (Bitetto).
Nelle scorse settimane Decaro aveva posto al Pd e alla coalizione le sue condizioni per scendere in campo: tra queste la condivisione delle nomine di fine mandato, il passo indietro delle candidature ingombranti in Consiglio di Michele Emiliano (tra i dem) e di Nichi Vendola (in Avs) e la riforma della legge sulla candidabilità dei sindaci. Con la sentenza della Consulta viene meno un ostacolo, ma resta quello allo stato insormontabile dei due big che già sono in campagna elettorale (l’emiro nei quartieri, Nikita nei festival letterari con l’ultimo suo libro “Sacro Queer”). Il presidente di Sinistra italiana al termine di una presentazione nella rassegna “Chiostri e Inchiostri” a Noci è stato chiaro: “Sono qui, e ci sarò anche se qualcuno non mi vuole”.
Per dare un segnale al partito giovedì a Bari l’eurodeputato ha dribblato l’assemblea regionale dem sul programma, preferendo presentare il suo saggio “Vivere” nella kermesse “il libro possibile” a Vieste. Alla riunione del partito è intervento il capogruppo al Senato Francesco Boccia che ha chiarito la posizione del Nazareno: “Decaro è il nostro candidato più autorevole, ma come tutti i candidati non vanno tirati per la giacca, li decide la coalizione. Penso che nessuno di noi se è chiamato può sottrarsi perché bisogna essere generosi con la nostra comunità e con la storia del Pd”. E se “mister 500mila preferenze” dovesse fare ancora le bizze, ci sono più alternative pronte. In primis quella dell’ex ministro Boccia (supportato anche da sondaggi molto positivi).