La crescita di Marcandalli conferma l’importanza della “linea verde” del Genoa
- Postato il 26 settembre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Genova. Primo gol in maglia rossoblù per Alessandro Marcandalli, il difensore centrale del Genoa, 23 anni tra un mese, è sin dalle prime apparizioni apparso cresciuto rispetto al giovane di un anno fa, poi girato in prestito al Venezia.
In conferenza stampa post gara con l’Empoli, l’autore della rete del momentaneo 2-1, fondamentale per mettere la partita sui binari a favore del Genoa, dice: “Per me segnare questo gol è un grande motivo di orgoglio, è stato importante perché ci ha portati in vantaggio, io poi vengo dalla Primavera e fare un gol così, in questo stadio, è un sogno che si realizza è una cosa molto bella”.
Già, la Primavera del Genoa che, frutto di anni di pianificazione lungimirante, continua a fornire giocatori interessanti alla prima squadra o elementi da valorizzare per monetizzare (non c’è nulla di male in questo, l’importante è monetizzare in modo adeguato e non svendere). In campo, ieri sera, c’erano Ekhator, Venturino, Masini e proprio Marcandalli.
“È motivo d’orgoglio − racconta Marcandalli − perché abbiamo fatto tanta strada. Sono molto legato a Masini. Abbiamo fatto percorsi molto simili, fatti di prestiti in C e B, per poi ritrovarci qui a rappresentare il Genoa. Un’emozione indescrivibile. Il mister mi dà tanta fiducia sin dal primo giorno di ritiro e anche i miei compagni. Questo per me vale tanto. Sono alimentato da energia positiva”.
Dall’anno scorso a quest’anno Marcandalli spiega di aver fatto “tanto lavoro lontano dai riflettori, tanto allenamento in settimana con lo staff dell’anno scorso e quello di quest’anno. Lo staff mi permette di lavorare tutti i giorni e anche di fermarmi qualche minuto in più per migliorare i miei difetti. Devo dire grazie agli allenatori avuti. C’è sempre da migliorare e guardiamo video tutte le settimane per limare i dettagli, perché a questi livelli sono i dettagli che fanno la differenza”.
Studia da leader? Lui scuote la testa: “Ho la fortuna di avere tanti compagni con esperienza che mi aiutano e mi guidano. In fase di possesso sono migliorato grazie alla fiducia che mi danno. Il giocare, poi, mi aiuta sempre di più”.
Anche questo è sintomatico del tipo di gruppo che si è instaurato al Genoa. E Marcandalli, gigante di 1,95 cm che si definisce timido e riservato, ha l’attitudine giusta per diventare un elemento sempre più importante.
Avere un mister come Vieira, che ha intenzione di far crescere i giovani, è l’ideale per una squadra come il Genoa in cui la qualità del settore giovanile è un aspetto su cui la Società sta puntando molto. Di solito, purtroppo, i ventenni fanno panchina in Serie A. “È molto importante − spiega Marcandalli − perché ci manda in campo, ci dà un senso di responsabilità che ci aiuta a migliorare e prendere fiducia”.