La donna nella cabina 10: il nuovo thriller Netflix con Keira Knightley tratto dal bestseller di Ruth Ware
- Postato il 10 ottobre 2025
- Di Panorama
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Keira Knightley torna sullo schermo con La donna nella cabina 10. Prodotto da Netflix e diretto da Simon Stone, il film riprende l’omonimo romanzo di Ruth Ware, bestseller del 2016 e tra i titoli più influenti della rinascita del thriller psicologico al femminile. Ambientato su una crociera di lusso che si trasforma in una prigione galleggiante, il film segue la giornalista Laura “Lo” Blacklock, invitata a bordo per raccontare il viaggio inaugurale di uno yacht esclusivo. Quella che dovrebbe essere una settimana di relax e champagne diventa invece un incubo, quando Lo crede di assistere a un omicidio. Il problema? Tutti i passeggeri risultano presenti, e nessuno sembra darle credito.
Il fenomeno Ruth Ware
Con The Woman in Cabin 10, Ruth Ware ha ridefinito il canone del thriller psicologico contemporaneo. Pubblicato nel 2016, il romanzo è diventato in pochi mesi un caso editoriale internazionale, tradotto in decine di lingue e rimasto a lungo nelle classifiche dei bestseller del New York Times. Ware, spesso paragonata ad Agatha Christie per il suo modo di costruire trame ad alta tensione in spazi chiusi, ha saputo riportare il mistero classico nel mondo digitale e mediatico del XXI secolo. La sua protagonista, Lo Blacklock, non è un’investigatrice né un’eroina infallibile, ma una donna fragile, con ansie e paure realistiche, che si trova improvvisamente a dubitare di sé stessa quanto degli altri.
Una claustrofobia tutta psicologica
Il romanzo gioca sull’ambiguità della percezione. Ruth Ware costruisce la tensione più attraverso la mente della protagonista che attraverso l’azione: Lo è reduce da un trauma, dorme poco, beve troppo e lotta contro una sensazione costante di insicurezza. Quando crede di vedere una donna gettata fuori bordo, il dubbio — suo e degli altri — diventa il vero motore del racconto. Il lettore è intrappolato nella sua prospettiva, costretto a chiedersi quanto di ciò che vede sia reale e quanto frutto di suggestione. La nave, con i suoi corridoi lussuosi e le cabine insonorizzate, diventa un simbolo di isolamento e paranoia.