La Fiat Multipla da oltre 1.000 CV invade Parigi, la più estrema di sempre
- Postato il 11 ottobre 2025
- Curiosità
- Di Virgilio.it
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La spacciavano già per uno scherzo da internet. Invece, ha girato in una situazione di traffico reale, sotto i semafori di Parigi. La 1000tipla, una Fiat Multipla trasformata in belva da pista, ha attraversato la tangenziale, e, sfilato sotto l’Arco di Trionfo, si è affacciata sul Trocadéro con la Torre Eiffel sullo sfondo. E no, non era una trovata clandestina: tutto regolare, frutto di un anno di lavoro.
Come rendere legale l’impossibile
In terra d’oltralpe, modificare radicalmente un veicolo e portarlo su strada è più o meno un’utopia. Non esiste modo di registrare qualcosa del genere a livello nazionale e l’unica via consiste nell’aggirare l’ostacolo: omologazione e immatricolazione in Kosovo. Da lì, apertura delle pratiche di importazione nel Paese transalpino. Il meccanismo permette una finestra normativa di due mesi, in cui il veicolo può circolare senza problemi, in attesa della chiusura della procedura.
L’assicurazione sulla 1000tipla? Attiva. Luci, frecce, terzo stop, tergicristalli? Pure. Perfino un controllo tecnico, rifiutato – com’era prevedibile – con nuovo appuntamento però già fissato: al 100% in regola. Per stare alla larga dalle sorprese, il team ha predisposto una scorta di sicurezza e i permessi per le riprese, seguito da un avvocato esperto in Codice della Strada. E al volante, la promessa è stata rispettata: l’unico eccesso era sotto il cofano.
I ragazzi di W Auto Sport hanno messo mano su una Fiat Multipla, lasciando ben poco dell’originale, da molti inserita tra le auto più brutte della storia. Proveniente da una Corvette C7 Z06 demolita, il motore montato, un V8 da 6,4 litri da 1.000 CV teorici, si è superato: 1.294 CV sul banco. Prima di accenderlo in pubblico, mesi di preparazione con test a banco e regolazioni su assetto, scarico, altezze. Per rendere la 1000tipla almeno in parte adatta alla strada, il team ha “contenuto” lo scarico e ridisegnato lo spoiler, in conformità alle normative, e abbassato il profilo della vettura, così da evitare contatti con l’asfalto urbano.
Le tappe del viaggio
Il tragitto lo hanno studiato al dettaglio, a cominciare da Nemours, piccolo comune francese di 12.000 anime, dove è stato dato il via al viaggio, continuato lungo l’autostrada A6 in direzione nord, poi sulla tangenziale parigina. Infine, l’ingresso nel cuore della capitale, attraversando Place de l’Étoile, sfiorando l’Arco di Trionfo e concludendo la corsa al Trocadéro, con la Torre Eiffel sullo sfondo. Tra scooter e taxi, la Multipla (di cui i fan sognano un ritorno) si è fatta largo come un UFO, più simile a un prototipo da endurance che a una monovolume di fine anni ’90.
Il passaggio sull’Arco di Trionfo è avvenuto nel pieno rispetto del codice, seppure non senza qualche sobbalzo sulle pietre. In 195 km di tragitto urbano e extraurbano ha consumato circa 3/4 del serbatoio da 70 litri, intorno ai 27 litri ogni 100 chilometri, e sul circuito, a pieno carico, il team stima anche i 100 l/100 km.
La finestra legale non durerà. Il permesso è legato alla procedura di importazione, e una volta scaduto il veicolo tornerà probabilmente in garage, o in pista, intanto, però, ha camminato in mezzo agli altri ed è entrato nella storia di Parigi, anche solo per un giorno. La prossima volta che vedrete una Multipla… non sarà questa, ma vi resterà il dubbio.