La folle richiesta del Codacons: “Togliete tutte le onorificenze e i riconoscimenti a Sinner dopo il suo no alla Coppa Davis”

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Prima Nicola Pietrangeli, poi le critiche (con gaffe) di Bruno Vespa. Adesso anche il Codacons si schiera contro Jannik Sinner dopo la sua rinuncia alla Coppa Davis. Ma la richiesta è una follia: “Il Codacons chiede il ritiro di tutti i riconoscimenti ufficiali e delle onorificenze assegnate al tennista”. Come se un no alla Coppa Davis – dopo averne vinte due consecutive tra il 2023 e il 2024 – cancellasse tutti i successi ottenuti dall’azzurro negli ultimi due anni, per i quali ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima a cui si può aspirare.

Una richiesta surreale quella del Codacons, che dovrebbe in teoria occuparsi della tutela dei consumatori. La nota prosegue: “La scelta di Sinner di rinunciare a giocare la Coppa Davis rappresenta uno schiaffo all’Italia, agli italiani e a milioni di tifosi appassionati di tennis – spiega l’associazione – È nel diritto di ogni sportivo decidere sulla propria carriera e anteporre altri interessi, anche economici, a quelli del Paese che rappresentano, ma una simile scelta deve essere portata avanti con coerenza“.

Poi una frase apparentemente poco comprensibile: “Non si può essere rappresentanti dell’Italia nel mondo quando c’è da ritirare riconoscimenti ufficiali, per poi fare scelte sportive che vanno nella direzione diametralmente opposta”. Ma Sinner i riconoscimenti ufficiali e le onorificenze le ha ottenute proprio grazie ai successi in campo, dando lustro all’Italia nel mondo. “Per tale motivo, e dopo la decisione di Sinner di non partecipare alla Coppa Davis, chiediamo siano ritirate tutte le onorificenze e annullati i riconoscimenti istituzionali assegnati al tennista, dalla nomina ad ‘Ambasciatore della Diplomazia dello Sport’ della Farnesina al Collare d’Oro al merito sportivo del Coni, fino alla cittadinanza onoraria del Comune di Torino”.

Il Codacons conclude con una stoccata al tennista, anche questa fuori contesto: “Se Sinner dedicasse meno tempo a girare spot pubblicitari per qualsiasi prodotto, forse avrebbe modo di rappresentare meglio il proprio Paese sia nello sport sia fuori dallo sport”. Come se girare gli spot pubblicitari togliesse tempo ed energie al tennis.

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Il Fatto Quotidiano

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