La galassia del potere di Galvagno all’Ars tra incarichi e milioni pubblici: 50 collaboratori in due anni e mezzo
- Postato il 29 giugno 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Tutti gli uomini e le donne, e tutti i soldi, del presidente. A contarli tutti, uomini e soldi, in realtà si fa fatica. Sul sito dell’Ars, per esempio, si contano più di 50 i collaboratori, in due anni e mezzo, un numero monstre soprattutto se si considera che il suo predecessore, Gianfranco Micciché, ne contava in 5 anni solo 24. Ma a leggere l’informativa della Guardia di Finanza, a gravitare nella galassia di Gaetano Galvagno (indagato per corruzione, ndr) sembrano molti di più, alcuni inseriti peraltro per compiacere altri politici. Di certo sono tanti anche i contributi che la sua presidenza può erogare direttamente: “Vedi che sto dando 100 mila euro alla Fondazione Dragotto”, così parla il presidente dell’Ars Galvagno in una conversazione intercettata nel novembre del 2023.
I 100mila euro a cui si riferisce il presidente dell’Ars sono per l’organizzazione del “Magico Natale” che la presidenza dell’Ars finanzierà sia nel 2023 che nel 2024. D’altronde ha a disposizione dei fondi propri con cui dare finanziamenti diretti e nei primi mesi del 2025, dopo aver promesso un cambio di passo, ha poi stanziato 370 mila euro per finanziare sagre, carnevali, perfino il “pane di San Giuseppe” e una tappa del tour di Tullio De Piscopo. “Io più di darvi soldi cosa devo fare”, così parla ancora Galvagno con la sorella Giorgia, in un’intercettazione confluita nell’indagine della procura di Palermo. E proprio dalle indagini emerge come di questi soldi dati dal presidente dell’Ars per gli eventi una parte arrivi anche i suoi collaboratori, che grazie agli eventi, ricevono altri incarichi, ci sono, infatti, “tante altre cose che nascono e che ci sono e che possiamo comunque recuperare con l’altro“, parla così Galvagno con Sabrina De Capitani che si lamenta che col nuovo contratto percepirà 9 mila euro in meno dell’anno precedente.
Come funziona lo spiega Nuccio La Ferlita noto organizzatore di eventi catanese – anche lui finito nelle indagini palermitane – che in una conversazione intercettata “si lamenta dell’ingerenza della politica, – si legge nell’informativa – citando in particolare Galvagno e “Uomo 6” e “definisce i politici inutili in quanto danno soldi a Comuni dove poi devono lavorare delle persone che gli passano le tangenti”. D’altronde, in un altro passaggio, è Galvagno stesso ad indicare con estrema chiarezza il perché del ruolo ricoperto da Marianna Amato nell’organizzazione di un evento sulle donne all’Ars: “Non può essere esclusa perché “è di Uomo 6”. Dalle conversazioni intercettate si deduce infatti che qualcuno non gradisca il lavoro della Amato e vuole escluderla, ma Galvagno chiarisce che “avrebbe espressamente chiesto di finanziare con contributi pubblici il citato evento – scrivono i finanzieri – proprio perché è coinvolta la Amato: “Non la può fare fuori, perché io i soldi glieli sto dando, perché me lo ha detto Uomo 6 quindi non la può fare fuori”, spiega Galvagno.
Sono tanti gli uomini che gravitano intorno al presidente dell’Ars e sono “ingenti” i “fondi pubblici che utilizza per il finanziamento di manifestazioni, eventi, investimenti, etc. ritenuti di suo interesse politico-elettorale”, scrivono i finanzieri. D’altronde dalle conversazioni intercettate appare chiaro: “Per favore lo segni un emendamento per il Comune di Catania così come quello che abbiamo fatto l’anno scorso durante le variazioni di 300.000 euro”, così parla Galvagno nel giugno del 2024 con Alberto Fusco, collaboratore assieme a Rino Aitala del gruppo di Fdi all’Ars. Più avanti nella conversazione Fusco dice: “E allora, Uomo 56 diventa 2 milioni”.
Il presidente dell’Ars risponde: “E quindi ci arriviamo precisi, perché diventano 25 milioni, ma tra l’altro ora devo levare qualcosa, perché Avola ritorna 750.000… allora, te li dico precisi, Uomo 56 2 milioni, Avola 750.000, Capodanno (di Catania, ndr) 500.000, Bellini (teatro di Catania, ndr) mettilo di un altro colore, mettilo rosso, così non è conteggiato, quello che vuoi, un colore differente, giallo, mettilo sospeso…300.000 banca degli occhi, 2 miilioni e mezzo Ancu, Proloco 500.000, Centuripe ok, Belpasso ok, Ammiraglio Ok, casa di Giulio ok, Festino di Santa Rosalía 400.000… 1 milione, Uomo 58 va bene, Uomo 59 va bene, Uomo 60 va bene… eh Gravina mi pare che è 350.000, chiamate al Sindaco di Gravina, e poi scavi piazza del Parlamento mettilo sempre dello stesso colore del Bellini, quindi non lo considerare, non lo considerare, rigenerazione urbana ok, quanto viene questo totale? Dovete aggiungere Uomo 57 500.000″. Così vengono assegnati i tanto discussi finanziamenti a pioggia, stando alle intercettazioni. Mentre il presidente ha un suo budget: “Tra le altre cose il dato comunque è ancora migliore perché oltre i 770.000 ci sono i 950.000 euro miei (Galvagno sembra riferirsi a quelli della presidenza dell’Ars, ndr) all’interno della cosa, quindi noi abbiamo 950 più 70, 1 milione e 20, 1 milione e settecentoventi mila euro di residuo, ancora”. Cosi parla il presidente dell’assemblea siciliana, il delfino di Ignazio La Russa, il nastro nascente della destra siciliana, l’uomo con più di 50 collaboratori e ingenti fondi pubblici a disposizione.
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