Che cosa influenza il nostro rapporto con i social? Sono i social stessi, o sono fattori... a monte, a determinare il modo in cui stiamo online e gli effetti di questo sulla salute mentale? Uno studio su oltre 6.000 coppie di gemelli ha trovato che la genetica ha un peso non indifferente nel "decidere" come usiamo i social media.. Lo zampino della genetica. La ricerca, pubblicata su Behavior Genetics, ha trovato che in effetti un legame tra uso dei social e benessere individuale è presente, ma che è almeno in parte riconducibile a fattori genetici (condivisi, tra gemelli) anziché ai social stessi. Non sarebbero tanto i social, a causare un peggioramento della salute mentale; sono piuttosto gli stessi fattori genetici che determinano come ci sentiamo, a influenzare il modo in cui usiamo i social. Questa intuizione potrebbe aiutarci a capire chi è più vulnerabile agli effetti di un certo modo malsano di gestire la nostra attività online.. Questionari... doppi. Gli scienziati della Vrije Universiteit Amsterdam hanno analizzato le risposte su benessere, soddisfazione individuale, senso di scopo nella vita e sintomi di ansia e depressione di 6.492 coppie di gemelli con un'età media di 35 anni, inclusi nel database Netherlands Twin Register. I partecipanti hanno anche riferito quanto tempo passassero sui social, quanto postassero e quante piattaforme utilizzassero. Il fatto che si trattasse di gemelli ha permesso di capire quanti dei fattori legati all'uso dei social fossero legati alla genetica e quanti ad altre variabili, come l'ambiente a cui si è esposti.. Geni e vita online. La genetica - hanno concluso i ricercatori - spiega fino al 72% della variazione della quantità di tempo trascorsa sui social. I deboli collegamenti rilevati tra uso dei social e ansia o depressione sono in parte spiegabili con fattori genetici, e cioè: le persone geneticamente predisposte ad ansia o depressione possono avere un uso più problematico dei social media. Gli scienziati hanno anche osservato che le persone che riportano un maggiore benessere individuale tendono a utilizzare più piattaforme, ma in modo più passivo: consumando i contenuti di altri anziché postando. Chi riporta minori livelli di benessere tende invece a postare di più, su meno piattaforme.. Oltre i luoghi comuni. Gli autori dello studio sperano che questi elementi possano rendere più ricco e articolato il discorso sul rapporto con i social: ogni persona ha un background individuale, ambientale e genetico unico, e si trova in un momento diverso di vita. Tutti questi fattori hanno un ruolo nell'influenzare il modo in cui stiamo online. La narrazione, superata, dei social media "tossici" rischia di mettere in ombra questi fattori e non fa il bene degli utenti..