La giornata del ministro Giuli “turista” a Capocolonna

  • Postato il 2 agosto 2025
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La giornata del ministro Giuli “turista” a Capocolonna

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CROTONE – Tappa a Crotone del ministro della Cultura Alessandro Giuli che ha visitato Museo e Parco Archeologico di Capocolonna, accompagnato dal direttore Filippo Demma, dalla soprintendente Stefania Argenti, dalla sottesegretaria all’Interno Wanda Ferro, dalla prefetta Franca Ferraro e dal sindaco Vincenzo Voce. Mai come in questo caso la parola “visita” è stata più che azzeccata poiché al punto stampa previsto al termine del giro, Giuli non ha fornito ai giornalisti alcun particolare rispetto ai tanti temi e beni di competenza del suo dicastero: dalla gestione dei parchi-musei archeologici ad Antica Kroton, dalla carenza di personale fino al restauro del castello di Carlo V, o ai lavori della Basilica cattedrale crotonese.

La gestione «non solo la ritengo efficiente – ha dichiarato il ministro – ma siamo in una fase di grande progettazione. Dopo così poco tempo abbiamo assistito insieme al progetto, e già vediamo quello che sarà a breve tempo il parco dell’Antica Kroton. Ci sarà un altro lavoro paragonabile a questo, non soltanto a Crotone: c’è Sibari, ci sono altri luoghi. La Calabria è nel nostro raggio di azione e di interesse, quindi su questo potete essere certi, ci rivedrete, non soltanto per motivi elettorali».

Sul progetto Antica Kroton, e sulla parte di diretta competenza del Mic, Giuli ha detto che «è tutto in ordine la parte che compete a noi, ma è tutto in ordine anche nella parte che non compete soltanto al ministero. Tutto procede secondo il cronoprogramma».

«Oggi non parliamo di diatribe» – ha detto ancora Giuli ai giornalisti a Capocolonna che chiedevano in merito a chi vuole spostare la sede della Soprintendenza da Crotone a Catanzaro, o in merito allo smantellamento di parte dello stadio “Ezio Scida” poiché l’area circostante doveva diventare un “museo a cielo aperto”. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) parliamo soltanto di un bel progetto e della necessità che la Calabria prosegua in continuità con questa grande forza, cura e attenzione per il territorio e per le antichità rispetto alla quale il Mic fa la propria parte».

I dettagli del progetto di ristrutturazione del Santuario di Capocolonna – fornito al ministro Giuli – lo ha illustrato ai giornalisti il direttore Demma. Con fondi del Mic, Pnrr ed Antica Kroton – prevederà l’intera rielaborazione di tutti i percorsi – dall’eliminazione delle passerelle, la ricostruzione e il restauro integrale delle strutture del Tempio della Colonna. Verrà fatto un ballatoio davanti alla Colonna e un’opera di ricucitura – tramite restauro archeologico-filologico della Colonna con il retrostante Naos. «Finalmente – ha dichiarato Demma – si riuscirà a percepire che non si tratta di un feticcio, cioè di un sostegno a picco sul mare, ma si tratta del portico anteriore di un tempio. Sarà possibile girarci intorno, sarà possibile finalmente riavvicinarsi alla colonna, sarà possibile rivedere l’edificio spalle al mare da questo ballatoio che costruiremo, sarà possibile fare una passeggiata lungo la falesia – che dal museo attraverso il vecchio ristorante L’Ancora, che diventa nuovo punto ristoro e nuovo punto dei servizi aggiuntivi del parco, e la casa del farista, che diventa casa delle missioni archeologiche e laboratorio di nuove tecnologie per i beni culturali, a picco sulla falesia arrivare dal museo direttamente al Santuario».

Il progetto – a quanto appreso dal direttore del Museo e Parco – è finanziato, è in corso la conferenza dei servizi per la validazione definitiva del progetto che ha già ottenuto tutti i pareri necessari. «Non sarà necessaria nemmeno una gara d’appalto – ha riferito ancora Demma – perché c’è, come per tutta Antica Kroton, un accordo quadro Invitalia. Per cui i contraenti sono già stati selezionati. Verrà anche questo entro la metà di settembre consegnato all’operatore economico preventivamente selezionato da Invitalia, e vedremo i tempi di cantierizzazione che cominceranno dall’inizio dell’autunno». Si procederà prima sulle strutture archeologiche «per essere pronti per la nuova stagione, ma senza chiudere, lasciando aperti i cantieri fin dove possibile per motivi di sicurezza».

Il progetto prevede anche una ripresa degli scavi tra settembre e ottobre curati dal Ministero della Cultura e dalla Scuola superiore meridionale di Napoli. I nuovi scavi non saranno ricoperti – ha riferito Demma – ma saranno ricompresi nel nuovo percorso che rivedrà l’abbattimento di tutte le passerelle e la costituzione di un percorso a raso per terra «facilmente reversibile perché sarà modulato in base all’ampliamento degli scavi che prevediamo nel corso degli anni di rendere assolutamente integrale, quindi di riportare alla luce tutto».

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