La lezione di Sinner e Alcaraz al mondo e l'eredità dei Big Three: Nadal allo scoperto sulla nuova rivalità
- Postato il 25 novembre 2025
- Di Virgilio.it
- 5 Visualizzazioni
Alcaraz e Sinner: rivali sì, ma mai nemici. Ed è proprio questo l’aspetto che sottolinea Rafa Nadal, a un anno esatto dal ritiro, nel corso del programma spagnolo ‘Universo Valdano’, di cui è stato ospite e protagonista. La lezione al mondo dei due tennisti che dominano la scena: ecco come hanno riscritto il concetto di rivalità sulla base dell’eredità lasciata dai Big Three.
- La lezione di Sinner e Alcaraz al mondo
- L'eredità lasciata dai Big Three
- Carlos e Jannik come Nadal e Federer
La lezione di Sinner e Alcaraz al mondo
Lo sport è ricco di rivalità passate alla storia. Coppi e Bartali nel ciclismo, Senna e Prost o Lauda e Hunt nella Formula 1, Borg e McEnroe o Federer e Nadal – giusto per restare in tema – nel tennis. E potremmo continuare ancora a lungo. Fino ai giorni nostri. Fino ad Alcaraz e Sinner, che hanno spazzato via tutti gli altri rendendo la classifica ATP una questione a due. Il 2025 fotografa l’ascesa inarrestabile di Carlos e Jannik, volti simbolo della nuova generazione vincente, con la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol che ha finito per penalizzare l’azzurro e regalare il titolo di tennista numero 1 dell’anno al rivale murciano.
Già, rivale ma non nemico. Perché alla base dei loro infiniti duelli c’è profondo rispetto. Condito da sorrisi, battute e qualche frecciata che non guasta mai. Come quando Sinner ha ironizzato sui ‘look estremi’ di Alcaraz o come quando lo spagnolo – dopo il sorpasso al 24enne di San Candido, che era in cima al ranking da 65 settimane, agli US Open – esclamò: “Vedo più te che la mia famiglia”.
L’eredità lasciata dai Big Three
A ‘Universo Valdano’ il mito Rafa Nadal – 22 Slam in carriera – ha rimarcato proprio il concetto di sana rivalità: “Sono molto giovani e competono per gli obiettivi più importanti: meritano tutto ciò che stanno vivendo”. Alcaraz e Sinner hanno saputo far tesoro della lezione dei Big Three.
“Abbiamo gareggiato ai massimi livelli e, nonostante la forte rivalità, non l’abbiamo portata all’estremo. La rivalità è rimasta in campo, mentre i rapporti personali si sono sempre basati su rispetto e ammirazione. Nel corso degli anni, finisci per apprezzare le persone con cui hai condiviso così tanto. Credo che abbiamo lasciato un’eredità”.
Carlos e Jannik come Nadal e Federer
Carlos e Jannik stanno proseguendo nel solco tracciato da Nadal, Federer e Djokovic. “Abbiamo aiutato le nuove generazioni a capire che si può essere un avversario feroce senza odiare il rivale”. E anche loro sono la dimostrazione che “si può avere un rapporto – non direi un’amicizia, ma certamente un ottimo rapporto personale – anche se si è grandi rivali”.
Dall’Australian Open alle ATP Finals, quella di Alcaraz e Sinner è stata una lunga e intensa cavalcata. Che si rinnoverà a partire dal 10 gennaio, quando i due si ritroveranno all’Incheon Inspire Arena di Seul, in Corea del Sud, per un’esibizione che spiana la strada al primo Slam del 2026 e alla nuova lotta per la vetta della classifica.