“La lite con Elodie? Le mie parole sono state travisate. A 23 anni non sono uscita di casa per svariati mesi, avevo l’acne, il corpo non mente”: parla Matilda De Angelis
- Postato il 25 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“A 23 anni non uscii di casa per via dell’acne e con Elodie nessuna lite: hanno travisato le mie frasi”. Matilda De Angelis si racconta. In un’intervista rilasciata al Corriere di Roma, la 30enne attrice bolognese ripercorre i dieci anni che l’hanno vista affermarsi prima come protagonista in importanti titoli del cinema italiano e ora perfino in un kolossal da quasi 50 milioni di dollari, il Dracula di Luc Besson.
De Angelis esplose nel 2015 appena maggiorenne, dopo un casting al liceo Fermi di Bologna per interpretare una giovane pilota nel film Veloce come il vento che poi uscirà l’anno successivo con un buon successo di pubblico e critica. “Non ho avuto una prima giovinezza da ragazzaccia o da scappata di casa, mi hanno messo in bocca questa cosa che ero una punkabbestia che non è vera. Sono stata educata alla libertà e all’emancipazione del pensiero”. Da ragazzina De Angelis diventerà la voce della band Rumba de Bodas, con tanto di performance live in mezzo alla strada modello Maneskin e poi in tour privati per ricconi desiderosi di funky. “A 23 anni, per svariati mesi, non sono uscita di casa. Era la manifestazione di un disagio più profondo. Chi ha mal di testa, chi la schiena bloccata. Io avevo l’acne. Fa male a toccarla. Il corpo non mente. C’è sempre qualche motivo dietro, ma non voglio dire da dove nasceva”, spiega al Corriere l’attrice.
La ragazza si riferisce quindi al periodo post Veloce come il vento, quando invece di incontrare porte aperte su nuovi set, scontò un curioso vuoto di titoli importanti. Sarà infatti del 2020 L’incredibile storia dell’isola delle Rose che le permetterà di vincere un David di Donatello. “Ne uscii con un percorso individuale, con la terapia, un privilegio che consiglio – racconta – ne parlai su Instagram perché all’epoca avevo bisogno di esorcizzare questa cosa, me la portavo nel privato e nella vita pubblica, già facevo l’attrice, prima o poi sarebbe stata manipolata la verità e ho preferito raccontare io, in prima persona, il mio problema”.
Ecco poi la polemica (presunta?) per il doppio Nastro d’Argento lo scorso giugno sia a lei che a Elodie per le loro interpretazioni in Fuori di Mario Martone. “È molto strano vincere un premio insieme a un’altra persona. Lo trovo molto irrispettoso”, spiegò all’epoca De Angelis. “Ognuno di noi è un individuo singolo. Quando togli la singolarità, togli la personalità, l’impegno, l’unicità, la particolarità. Per me è insensato dare un premio condiviso con un’altra persona”. A distanza di alcuni mesi l’attrice torna su quel momento delicato: “La mia risposta è stata travisata. Eravamo amiche già prima di incontrarci per Martone. E non ero nemmeno contro il Nastro d’argento che ci hanno dato ex aequo: ma penso che vada premiata l’unicità”.
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