La maggioranza litiga sulle Olimpiadi: fallisce il blitz della Lega su Simico, il braccio operativo di Salvini
- Postato il 24 luglio 2025
- Sport
- Di Il Fatto Quotidiano
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Non è riuscito il blitz della Lega per allargare le competenze e prorogare indefinitamente la vita della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, braccio operativo del governo e del ministro Matteo Salvini a cui fa riferimento per la realizzazione delle opere olimpiche. Fino all’ultimo il parlamentare trevigiano Gianangelo Bof ha tentato di inserire un emendamento che avrebbe consacrato, ben oltre la scadenza naturale del 31 dicembre 2026, l’attività di Simico, che si occupa di interventi per quattro miliardi di euro. Ne aveva dato anticipazione ilfattoquotidiano.it. L’emendamento è stato modificato nel corso della seduta di approvazione parlamentare del decreto-legge numero 69 del 30 giugno scorso, con disposizioni urgenti “per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi”. Alla fine, anche su intervento del ministro Andrea Abodi, è stato ritirato. Quindi la situazione di Simico non cambia.
La Lega avrebbe voluto in un primo tempo estendere l’attività della società, che ha come commissario straordinario l’architetto Fabio Massimo Saldini, fino a comprendere “la gestione di infrastrutture destinate ad accogliere eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale”. Alla fine del 2026, l’anno olimpico, per statuto Simico dovrebbe cessare l’attività, anche se avrà ancora in cantiere (o solo in progetto) opere per due miliardi e mezzo di euro. Con la modifica leghista, grazie a un futuro decreto del presidente del consiglio, avrebbe esteso le sue competenze, anche perché la formulazione prevedeva di cambiare la ragione sociale e la durata della società.
La formulazione costituiva un’intrusione in un campo che è già di competenza governativa, visto che la società pubblica Sport e Salute si occupa dello sviluppo dello sport in Italia. Per questo, l’emendamento è stato poi modificato dai presentatori leghisti inserendo soltanto una generica possibilità di proroga di Simico, senza caricarlo di nuove incombenze. La mossa non è bastata a placare il malumore all’interno della stessa maggioranza per lo strapotere di Simico.
Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera, commenta: “E’ stato ritirato con nostra soddisfazione l’emendamento leghista che chiedeva la proroga di Simico. L’intenzione era quella di affidarle la gestione permanente delle infrastrutture destinate ad accogliere tutti i futuri eventi sportivi nazionali ed internazionali. La proposta di un modello iper verticistico e sottratto ad ogni controllo se non quello del capo leghista non passa”. Secondo la parlamentare dei Verdi, quindi, il mandante dell’operazione fallita sarebbe stato proprio Salvini.
Il decreto ha anche approvato il finanziamento pubblico per oltre 300 milioni di euro di Fondazione Milano Cortina 2026, comitato organizzatore delle Olimpiadi, sotto forma di aiuto per la preparazione degli eventi paralimpici. Zanella ha aggiunto: “Purtroppo la maggioranza ha respinto il nostro emendamento che chiedeva di non toccare il Fondo anti usura a favore delle esigenze dei giochi olimpici. Resta dunque l’oltraggio alle vittime del racket, una vera e propria ‘rapina’. Si tratta di 43 milioni di euro destinati alla solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura e dei reati intenzionali violenti, nonché agli orfani per crimini domestici”. È da quella voce di spesa pubblica che si attingerà per finanziare spese relative alla sicurezza olimpica, a beneficio dei ministeri degli Interni e della Difesa. Presentando la misura, il governo ha spiegato che si tratta di fondi non utilizzati a fine esercizio e quindi destinabili ad un’altra finalità.
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