“La mia vita è cambiata e ho avuto paura. Mai scisso sesso da amore. Sul Web fraintendimenti su di me, non ascoltateli”: Bresh presenta “Mediterraneo”
- Postato il 4 giugno 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo l’esperienza all’ultimo Festival di Sanremo con “La tana del granchio” (“è stata un po’ una mission impossible che però mi ha confermato che le cose originali, spesso, possono creare delle buone vibrazioni”), Bresh è pronto per pubblicare il suo nuovo album “Mediterraneo” venerdì 6 giugno. L’opera migliore di uno dei cantautori più talentuosi della nuova generazione. Canzoni che raccchiudono un certo fatalismo, ma anche la speranza per il futuro, per non essere fagocitati dalla durezza della vita.
“Questo disco è un po’ come la marea dell’umore, un’autoanalisi, come tutta la musica che ho sempre fatto. – ha detto il cantautore -Il nome deriva dal fatto che una sera mi sono reso conto di quanto possa stare bene, senza avere bisogno di altro, vivendo in una terra con intorno il mare. Con tutto il rispetto per quello che sta succedendo, invece, ovviamente in Oriente”.
E ancora: “Mediterraneo chiude la mia trilogia di album con Che io mi aiuti (2020) e Blu (2022). Qui c’è come elemento fondamentale l’acqua, il mare e quindi ci tenevo anche appunto dare un nome finale al mio mare preferito che è il Mediterraneo. Il trailer per il lancio del disco è stato girato a dicembre, a Tenerife, e ci sembrava giusto dare un’immagine abbastanza leggera e spensierata di come si possa evadere, ma allo stesso tempo mantenere un piede nella realtà. Ho nuotato al freddo nell’Oceano. Penso di essere stato odiato perché i ragazzi che hanno lavorato con me hanno sofferto tutti il mal di mare. Gli unici che stavano bene eravamo io e due bambini”.
“Sui featuring sono molto felice perché ho scelto solamente quattro nomi – ha continuato Bresh – che uniti da stima reciproca. Tedua non poteva mancare perché è un fratello, Sayf lo conosco da quando è piccolissimo, Kid Yugi secondo me è uno dei top in questo momento e poi Achille Lauro che, invece, è stato un mentore fin da subito, dai suoi primi dischi fino a oggi. Ho evitato di riempire l’album di featuring perché volevo dare un’identità precisa”.
“Altezza cielo” con Kid Yugi è il brano più mistico: “Parlo di un’entità che ci guarda sbagliare e sa già quando e come sbagliamo. Conosce già i nostri errori e non dà spiegazioni. Suggerisco quindi che c’è un qualcosa sopra, sopra di noi, che non necessariamente ha una connotazione religiosa, ma è abbastanza spirituale e al contempo razionale”.
La canzone più sensuale è “Erica”: “Nata da un giro di chitarra nel mio studio, la parola Erica è uscita per caso e non ha nessuna connotazione reale, è solamente una parola che stava bene qui nel ritornello. E sì, è una provocazione che divide un po’ il sesso dall’amore. Non che io poi pratichi questa divisione. C’è sempre da stare attenti ultimamente perché ci creano enormi fraintendimenti sul Web. Questo è un argomento per me importante, ci tengo tanto a precisarlo. C’è gente che allude e riferisce cose non vere. Ho scoperto questo ultimamente. Quello che dico è ‘non dubitate mai, ogni volta che sentite parlare gli altri‘”.
“Mediterraneo” è anche la radiografia fedele di chi è Bresh oggi: “Dopo Blu sicuramente c’è stata una trasformazione particolare e una paura di trasformarmi perché mi è cambiato la vita, ho più soldi in tasca, ho cambiato casa, ho cambiato macchina e ho smesso di abitare con i miei amici, quindi sono cresciuto del tutto. Tutto questo mi ha fatto un po’ paura, soprattutto perché ho tardato la scrittura di questo disco per cause esterne, che non mi hanno permesso di lavorare con i miei produttori. Quindi ho avuto paura che questo grande cambiamento poi mi facesse spegnere l’entusiasmo. Per fortuna poi è andata bene e ci tengo tanto a far capire ai miei ragazzi, che mi seguono da sempre, che in realtà non sono cambiato, ho cercato di non perdere la mia personalità”.
Infine il ritorno live dal 23 ottobre: “Non vedo l’ora di tornare al tour nei palazzetti perché da tre anni non esco col disco e da due anni che non faccio live. La risposta è molto positiva: la seconda data di Milano è sold out e anche Roma è lì lì per il tutto esaurito”. Sono saltate invece le date estive perché “siamo usciti tardi col disco. C’erano date andate bene e altre meno bene. Così abbiamo deciso di dedicare tutte le nostre energie allo show dei palazzetti. Mi spiace davvero per i fan e lo dico col cuore in mano”.
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