La missione giapponese sulla Luna è fallita

  • Postato il 6 giugno 2025
  • Di Focus.it
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Era una notte carica di speranza al quartier generale di Ispace. Dopo mesi di preparativi, il lander Resilience era pronto per il suo storico arrivo sulla Luna. Ma quando è giunto il momento cruciale, qualcosa è andato storto. I dati hanno subito mostrato una perdita di comunicazione improvvisa: il lander non avrebbe più parlato con la Terra. Un impatto duro Il lander, che doveva posarsi dolcemente sulla superficie lunare, ha vissuto un destino tragico, che ricorda quello del suo predecessore nel 2023. Un'anomalia nella fase di discesa ha compromesso i sistemi di navigazione, provocando un impatto incontrollato. Il rover Rashid, che avrebbe dovuto esplorare il suolo lunare, non è mai stato rilasciato. Ogni tentativo di ristabilire il contatto si è rivelato vano. . Cosa è successo davvero Nel centro di controllo di Ispace, il silenzio ha sostituito l'entusiasmo. Gli sguardi colmi di attesa si sono tramutati in incredulità e delusione. Dopo poche ore è stata ricostruita una prima dinamica dell'accaduto. Alle 3:13 del 6 giugno 2025 (le 20:13 in Italia), gli ingegneri di Ispace al Centro di Controllo Missione Hakuto-R di Nihonbashi, Tokyo, hanno inviato i comandi per iniziare la sequenza di atterraggio. Il lander ha cominciato la discesa, passando da 100 a 20 km di altitudine, attivando correttamente il motore principale per la fase di decelerazione. Nonostante l'assetto fosse quasi verticale, la telemetria è stata persa. Nessun dato ha confermato un allunaggio riuscito, neppure dopo il termine previsto della manovra. I dati mostrano che il telemetro laser – incaricato di misurare la distanza dalla superficie – ha registrato ritardi nel fornire valori validi. Il lander, quindi, non ha rallentato a sufficienza per toccare il suolo in modo controllato. Si ritiene abbia effettuato un impatto violento con la superficie lunare. Dopo l'interruzione delle comunicazioni, i tecnici hanno inviato un comando di riavvio. Ma non è arrivata alcuna risposta. Si riparte, nonostante tutto «Al momento, escludiamo che l'atterraggio sia riuscito. La nostra priorità è analizzare i dati di telemetria per individuare la causa del problema», ha dichiarato Takeshi Hakamada, fondatore e CEO di Ispace. «Siamo determinati a ristabilire la fiducia, fornendo un resoconto dettagliato ai nostri azionisti, ai clienti del payload (il carico trasportato, ndr), ai partner di Hakuto-R, ai rappresentanti governativi e a tutti coloro che ci sostengono». Per molti del team tecnico è un duro colpo, soprattutto dopo le difficoltà della prima missione. Ma il gruppo si è già rimesso al lavoro per analizzare quanto accaduto. .
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Focus.it

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