La missione segreta che riaccende l’era dello Space Shuttle

  • Postato il 22 agosto 2025
  • Di Panorama
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Nello spazio si sta svolgendo una missione dell’ancora misterioso velivolo spaziale X-37B della U.S. Space Force (sigla Nasa OTV-7, da Orbital Test Vehicle). Si tratta di quella che viene ritenuta la nuova navetta “shuttle”, seppur senza equipaggio, in questo caso lanciata da un razzo SpaceX Falcon 9 dal Kennedy Space Center della Nasa, in Florida, la sera de 21 agosto, ovvero alle 5 antimeridiane del 22 agosto in Italia.

Il primo stadio del razzo è rientrato sulla Terra come previsto, 8 minuti e mezzo dopo il lift-off (decollo), atterrando alla Cape Canaveral Space Force Station, situata accanto al centro di lancio. Nel frattempo lo stadio superiore del razzo ha continuato a trasportare la navetta verso l’orbita terrestre bassa, dove il velivolo spaziale svolgerà una serie di compiti, alcuni dei quali secretati.

Segretezza e tecnologie a bordo

Per questo motivo SpaceX ha interrotto la trasmissione webcast di lancio subito dopo l’atterraggio del razzo, su richiesta della Space Force. Pare che la motivazione di tanta riservatezza derivi dal fatto che a bordo sono installati sensori con tecnologia quantistica e sistemi di comunicazione basati sulla modulazione dei raggi laser destinati a soppiantare le onde radio per la navigazione satellitare.

La tecnologia quantistica è un parte della fisica e dell’informatica che si occupa dello sviluppo di algoritmi e sistemi per eseguire calcoli complessi. Se pensiamo all’informatica di base, costituita da pacchetti di bit che possono valere 0 e 1, nella tecnologia quantistica il concetto viene superato e un singolo bit può assumere entrambi i valori. Questo apre scenari e possibilità altrimenti non possibili nei campi dell’elettronica e delle telecomunicazioni.

Caratteristiche dello X-37B

Lo X-37B, costruito da Boeing e lungo 8,8 metri, sembra una versione in miniatura degli Space Shuttle Orbiter che furono ritirati dalla Nasa per obsolescenza. Esso viene usato principalmente come banco di prova per le nuove tecnologie che le forze armate intendono collaudare nell’orbita terrestre. Gran parte di questa attrezzatura è classificata, quindi abbiamo solo un quadro parziale dei carichi utili e delle attività di tale navetta.

Prossima missione OTV-8

La prossima missione, denominata Otv-8, è già stata annuciata e prevede il collaudo del sensore inerziale quantistico “più avanzato mai testato nello spazio”, come ha dichiarato la Space Force il 28 luglio scorso.

Un sensore inerziale quantistico è uno strumento che consente ai veicoli spaziali di misurare l’accelerazione, la rotazione e la velocità utilizzando i principi della meccanica quantistica. Di conseguenza di non essere influenzati da fattori esterni di disturbo, siano essi di origine naturale (limitazioni), oppure generati da potenziali nemici.

Navigazione e comunicazioni

Nella dichiarazione rilasciata il 28 luglio dei responsabili della comunicazione si legge:

“Tale tecnologia è utile per la navigazione in ambienti privi di segnali Gps, di conseguenza migliorerà la navigazione dei veicoli spaziali statunitensi di fronte a minacce attuali ed emergenti, poiché i sensori inerziali quantistici saranno utili per la navigazione nello spazio, specialmente tra la Terra e la Luna. Essi promettono inoltre di ampliare le frontiere tecnologiche dei viaggi e dell’esplorazione spaziale a lunga distanza”.

Quanto alle comunicazioni laser, esse sono più sicure dei tradizionali sistemi a radiofrequenza grazie alla loro natura; inoltre, possono trasmettere più informazioni nel medesimo tempo.

Per questo, durante la prossima missione OTV-8 le apparecchiature a bordo dello X-37B condurranno prove di comunicazioni laser che coinvolgeranno reti satellitari commerciali nell’orbita terrestre bassa.

Obiettivi strategici

Il capo delle operazioni spaziali, generale Chance Saltzman, ha dichiarato:

“La dimostrazione delle comunicazioni laser della OTV-8 segnerà un passo importante nella nostra capacità di sfruttare le reti spaziali esistenti come parte di un’architettura spaziale diversificata e ridondante; in tal modo rafforzerà la resistenza, l’affidabilità, l’adattabilità e la velocità di trasporto di dati delle nostre comunicazioni satellitari”.

Una di queste “reti spaziali” è probabilmente Starlink, l’enorme mega-costellazione a banda larga di SpaceX, che attualmente conta oltre 8.000 satelliti operativi in orbita terrestre bassa. Diversi suoi concorrenti sono nella fase iniziale di costruzione, tra cui il Progetto Kuiper di Amazon, che ad oggi ha lanciato 102 dei 3.200 satelliti previsti.

Precedenti missioni e primati

Quanto allo X-37B, esso viene lanciato ch verticalmente in cima a un razzo per poi atterrare su una pista come un aeroplano. La sua prima missione, lunga 224 giorni, risale al 2010, mentre la più lunga è stata la OTV-6 che in 908 giorni di permanenza nello spazio ha stabilito il primato di durata.

Non è stato comunicato sappiamo quanto durerà OTV-8, ma si tratterà della terza missione dell’X-37B lanciata da un razzo SpaceX. (Due hanno impiegato Falcon 9 e una è decollata con un Falcon Heavy). Gli altri cinque hanno volato a bordo del razzo Atlas V della United Launch Alliance, che ora sta venendo gradualmente sostituito dal nuovo Vulcan Centaur della stessa azienda.

Autore
Panorama

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