La mobilità a idrogeno nel motorsport è firmata Bosch. E la 24 Ore di Le Mans diventa un laboratorio
- Postato il 14 giugno 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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Le corse non sono solo velocità e adrenalina: sono il banco di prova più estremo per le tecnologie che un domani potremmo trovare sulle nostre auto. Alla 24 Ore di Le Mans 2025, tra Hypercar da sogno e prototipi avveniristici, Bosch ha acceso i riflettori su un tema che brucia d’attualità: l’idrogeno come propellente per il motorismo sportivo e, in prospettiva, per la mobilità civile.
Nel cuore dell’H2 Village, accanto ai box e al rombo incessante delle 499P e delle GR010 Hybrid, ha debuttato l’unità di controllo L-HSCU, sviluppata da Bosch Motorsport per gestire lo stoccaggio di idrogeno liquido nei veicoli da corsa. Un componente tecnico che, dietro un nome criptico, cela un’enorme innovazione: permette infatti di monitorare e controllare in sicurezza l’intera catena di gestione del carburante, dal rifornimento al trasferimento verso la cella a combustibile o il motore.
Il sistema utilizza serbatoi criogenici a circa -253°C con pressione fino a 5 bar, riducendo lo spazio occupato rispetto allo stoccaggio gassoso. A bordo, sensori analizzano in tempo reale pressione, temperatura e flussi. Eventuali anomalie attivano automaticamente ventole e sistemi di sicurezza per contenere i rischi. Il tutto, dialogando con il sistema di rifornimento del veicolo per garantire operazioni rapide ed efficaci.
Il debutto operativo dell’L-HSCU è avvenuto sulla H24EVO, il prototipo fuel cell nato dal programma MissionH24. È la dimostrazione pratica che idrogeno e endurance possono andare d’accordo, anche nei contesti più stressanti per l’affidabilità dei componenti. “L’endurance è il terreno ideale per testare queste tecnologie – ha dichiarato Ingo Mauel, Vice President Bosch Motorsport – e il nostro obiettivo è dimostrare che l’idrogeno è un’alternativa concreta e sostenibile”.
Un altro progetto chiave è la Ligier JS2 RH2, sviluppata da Bosch Engineering, con motore a combustione alimentato a idrogeno e pensata per anticipare le evoluzioni delle future sportive stradali. In questo ambito si lavorerà più sullo stoccaggio in pressione, ma i principi di gestione e sicurezza resteranno centrali, assieme a nuove strategie di controllo delle emissioni.
Il prototipo H24EVO è stato protagonista di alcuni giri dimostrativi a Le Mans, nei giorni di preparazione alla 24 Ore. Un segnale forte: la transizione ecologica, nel motorsport come nella mobilità quotidiana, passa anche da qui.
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