La moglie dell’operaio morto a Roma nel crollo della Torre dei Conti: “Gli mancava un solo anno alla pensione”

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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“Gli mancava un solo anno alla pensione, avrebbe potuto mettersi in disoccupazione, ma noi non siamo persone che fanno certe cose”. A parlare è la moglie di Octay Stroici, l’operaio rimasto bloccato nel crollo di una parte della Torre dei Conti, a Roma, lo scorso 3 novembre. Dopo 11 ore sotto le macerie, Stroici, dapprima estratto vivo, è morto all’ospedale Umberto I. L’operaio era nato sessantasei anni fa a Suceava, nel nord della Romania, ma da oltre trent’anni viveva in Italia. Come si legge su La Repubblica, i colleghi lo ricordano come “una persona squisita, tranquilla, buonissima, un lavoratore”.

Crollo ai Fori Imperiali: Filca Cisl, garantire la sicurezza

“Il bilancio del crollo della Torre dei Conti a Roma è drammatico, siamo vicini ai familiari della vittima e ai suoi colleghi. Ma nel cuore della Capitale ieri si è rischiata una tragedia immane, sia tra gli operai edili che tra i Vigili del Fuoco. Per questo ci appelliamo nuovamente, con forza, alle istituzioni: la priorità deve essere sempre il lavoro di qualità, non c’è opera o intervento che valga una vita umana”. Queste le parole di Ottavio De Luca, segretario generale aggiunto della Filca-Cisl nazionale, e di Nicola Capobianco, segretario generale della Filca-Cisl Roma.

“Fa molto riflettere – aggiungono De Luca e Capobianco – che l’incidente abbia interessato la ristrutturazione della Torre dei Conti, un lavoro finanziato dal Pnrr e previsto dal programma Caput Mundi. È la dimostrazione che non esistono cantieri sicuri, ma che è necessario mettere in pratica sempre e comunque, nei cantieri privati come in quelli pubblici, tutte le procedure per la messa in sicurezza del cantiere, a prescindere dalla grandezza dello stesso e dalla modalità di intervento. Inoltre – proseguono – l’età dei due lavoratori coinvolti, entrambi ultrasessantenni, deve indurre a una riflessione sulla necessità di anticipare l’età pensionabile per i lavoratori edili, una richiesta che abbiamo già fatto da tempo e che è giustificata dal lavoro nei cantieri, che è usurante, gravoso e pericoloso”.

“Necessario un cambio di passo sulla cultura della sicurezza”

“In attesa di capire la dinamica dell’incidente e di individuare le responsabilità – proseguono De Luca e Capobianco – come primo atto chiediamo l’immediata convocazione del tavolo in Prefettura sulla sicurezza. Potenziare il sistema bilaterale e praticare partecipazione, confronto, contrattazione, responsabilità, sono gli strumenti per garantire il lavoro di qualità nei cantieri. Noi continuiamo a ribadire che è necessario un cambio di passo sulla cultura della sicurezza, che comporta un impegno su formazione, prevenzione, sensibilizzazione. La Patente a crediti e il recente decreto sicurezza sono di fondamentale importanza per garantire la sicurezza nei cantieri, ma non bastano. Ci vuole l’impegno di tutti: professionisti, aziende, istituzioni sindacato”.

 

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Autore
Blitz

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