La navicella Orion è pronta per la Luna

  • Postato il 30 maggio 2025
  • Di Focus.it
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La navicella spaziale Orion, cuore della nuova missione Artemis della NASA, ha completato l'assemblaggio e i test presso il Kennedy Space Center in Florida. Lockheed Martin ha ufficialmente consegnato il veicolo al team Exploration Ground Systems (EGS) della NASA, segnando un passo avanti verso il primo volo con equipaggio oltre l'orbita terrestre dal 1972.. Quando? La missione Artemis II, attualmente programmata per aprile 2026, potrebbe essere anticipata a febbraio, qualora le fasi finali di integrazione e verifica procedano senza intoppi. Lo ha dichiarato Lori Glaze, responsabile del programma Artemis, sottolineando l'impegno dell'agenzia nel rispettare gli standard di sicurezza più elevati. L'equipaggio sarà composto da quattro astronauti: Reid Wiseman (comandante), Victor Glover (pilota), Christina Koch (specialista di missione) e Jeremy Hansen dell'Agenzia Spaziale Canadese.. SICUREZZA. Rispetto alla missione senza equipaggio Artemis I del 2022, Orion ha ricevuto significativi aggiornamenti per garantire la sicurezza e il benessere degli astronauti. Tra le novità: sistemi avanzati di supporto vitale, comunicazioni audio migliorate, attrezzature per l'esercizio fisico, un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, ossia una nuova toilette, e un Launch Abort System (LAS) completamente operativo, ossia il sistema in grado di separare la Artemis II dal razzo in caso di incidente nelle prime fasi di volo.. Toilette innovativa. Per quanto riguarda la toilette, che ha creato non pochi problemi sulla Stazione Spaziale Internazionale, quella pensata per Artemis II prevede un sistema miniaturizzato rispetto ai modelli ISS per adattarsi allo spazio ridotto di Orion. Come nelle toilette spaziali precedenti comunque, il sistema usa flussi d'aria al posto dell'acqua per spostare e contenere i rifiuti corporei. Il sistema separa l'urina dalle feci per facilitare lo smaltimento e, in futuro, il possibile riciclo, come già avviene sulla ISS. Orion prevede un'area schermata per l'uso della toilette, a differenza delle prime missioni Apollo dove non esisteva alcuna forma di privacy. Il design infine, è stato aggiornato per essere più ergonomico e inclusivo, migliorando l'esperienza rispetto ai precedenti modelli, spesso più adatti a corpi maschili. La toilette su Orion tuttavia, non è pensata per un utilizzo a lungo termine come quella della ISS, ma per una missione relativamente breve (circa 10 giorni). Questo ha permesso un design più leggero e portatile, con l'obiettivo di massimizzare l'efficienza senza compromettere la funzionalità.. Una palestra spaziale. Anche gli strumenti per gli esercizi fisici sono stati progettati proprio per Orion. Non ci sono grandi attrezzi come quelli sulla ISS, ma un dispositivo compatto e multifunzione per mantenere la forma fisica degli astronauti. Si tratta del Resistive Exercise Device (RED), un attrezzo portatile progettato per offrire resistenza elastica (simile agli esercizi con bande elastiche), che consente di allenare arti superiori e inferiori e studiato per essere leggero e pieghevole da utilizzare in microgravità. Pur non essendo un tapis roulant né una cyclette come sulla ISS, lo strumento è sufficiente per garantire che gli astronauti possano fare movimenti fondamentali (flessioni, squat, trazioni simulate) e mantenere un minimo tono muscolare, riducendo atrofia muscolare e perdita ossea. I miglioramenti alla navicella derivano dalle lezioni apprese durante la missione Artemis I, in particolare riguardo al comportamento dello scudo termico durante il rientro atmosferico. Analisi post-volo hanno evidenziato un'usura inattesa dello scudo, portando la NASA a rivedere e ottimizzare il design per garantire la massima protezione dell'equipaggio.. Un futuro lunare sostenibile. Con la consegna di Orion per Artemis II, Lockheed Martin prosegue nello sviluppo delle navicelle per le future missioni Artemis, fino almeno ad Artemis VIII. L'obiettivo è ridurre i costi mantenendo elevati standard di qualità e prestazioni. Inoltre è stato siglato un accordo con Lunar Outpost per la realizzazione di un veicolo lunare destinato all'esplorazione del polo sud della Luna, con operazioni previste fino al 2039. Nonostante le sfide, tra cui ritardi dovuti a problemi tecnici e considerazioni di budget, il programma Artemis rappresenta un passo fondamentale verso una presenza umana sostenibile sulla Luna e, in futuro, su Marte. La missione Artemis II sarà un banco di prova cruciale per le tecnologie e le strategie che guideranno l'esplorazione spaziale nei prossimi decenni..
Autore
Focus.it

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