La norma “salva-Skymetro” si espande: in Liguria niente sfratto per i benzinai lungo i torrenti
- Postato il 14 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. In Liguria i distributori di carburanti che si trovano nei pressi di un corso d’acqua, in caso di interferenze con opere strategiche, potranno essere ricollocati nella fascia di tutela del medesimo corso d’acqua.
Lo prevede una norma che la giunta ha inserito nel cosiddetto disegno di legge omnibus, da votare in consiglio regionale entro fine luglio insieme all’assestamento di bilancio. Si tratta di un’integrazione della famosa deroga salva-Skymetro introdotta nel 2023 dalla giunta Toti per ammettere “infrastrutture lineari strategiche di trasporto pubblico” anche a meno di 10 metri dall’alveo dei torrenti, nella zona in cui non sarebbero consentite nuove edificazioni.
Il nuovo articolo prevede la possibilità di spostare i benzinai già insediati lungo i fiumi qualora sia necessario “a garantire la continuità del servizio alla viabilità“. Gli interventi, precisa ancora il testo, saranno possibili a condizione che siano garantite le attività di manutenzione dell’alveo e delle opere idrauliche e a patto di non creare danni o problemi di stabilità agli argini e alle opere di difesa. “Nulla è dovuto ad alcun titolo né indennitario né risarcitorio a favore del soggetto autorizzato nel caso di realizzazione di interventi di manutenzione e di sistemazione idraulica che interessino l’area oggetto della ricollocazione”, si legge.
Dallo staff dell’assessore Giacomo Giampedrone si puntualizza che la norma non riguarda in alcun modo lo Skymetro. A sollecitare l’intervento legislativo sarebbe invece il caso di un distributore di lungomare Canepa i cui locali tecnici dovrebbero essere spostati per la realizzazione del tunnel subportuale. In effetti il piano di bacino mostra l’esistenza di un rio totalmente interrato che scende dalla zona di San Bartolomeo del Fossato e sbocca in mare nei pressi di Ponte Eritrea. E il nuovo articolo parla di “opere strategiche di interesse pubblico individuate dalla Regione“, eliminando i riferimenti al trasporto pubblico.
Per ironia della sorte, lungo il tracciato dello Skymetro sarebbero stati presenti ben tre distributori di benzina che erano già finiti nella lista degli espropri: via Canevari, via Moresco e piazzale Marassi. Per ora tutti i titolari possono dormire sonni tranquilli, dato che la giunta Salis ha deciso che la metropolitana su piloni in Valbisagno non si farà.
D’altro canto la norma salva-Skymetro, cucita su misura per quell’infrastruttura e adottata tra feroci polemiche da parte dell’opposizione in Regione, potrebbe fare comodo anche al centrosinistra. Infatti, anche un’eventuale tranvia e soprattutto una metropolitana a raso lungo il Bisagno potrebbero essere considerate “infrastrutture lineari strategiche di trasporto pubblico”, autorizzabili in futuro grazie alla deroga già in vigore.