La pazza Italia di Gattuso: contro Israele gol e orrori. Il ct si prende tutte le colpe e ammette: “C’era da morire”

  • Postato il 8 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Altro che montagne russe, “c’era da morire oggi”. Gattuso commenta così il festival del gol che ha premiato l’Italia rilanciandola nella corsa Mondiale: 5-4 a Israele in Ungheria al termine di una partita dalle infinite emozioni. Se Kean e Retegui hanno ancora una volta primeggiato, sono tanti, troppi gli errori commessi dagli Azzurri.

Israele-Italia, sorpasso all’ultima curva: l’ammissione di Gattuso

Ai microfoni della Rai Gattuso appare stremato. Così come tutti i tifosi italiani che hanno seguito il match con Israele incollati alla tv. Errori, anzi orrori come i due autogol di Locatelli e Bastoni, ma anche prodezze come i gesti tecnici di Kean, Politano e gli assist in serie di Retegui, fino al sigillo del 5-4 griffato Tonali che ha consentito all’Italia di acciuffare l’undici di Ben Shimon al secondo posto nel Gruppo I delle qualificazioni Mondiali.

C’era da morire oggi” confessa Ringhio. “All’inizio ci hanno sorpreso un po’, ma quando ci spingevamo in avanti con i due attaccanti li mettevamo in difficoltà. Oggi la gamba non è stata brillantissima, ci sta alla seconda partita”.

Il ct individua il difetto della Nazionale

Ci tenevamo alla vittoria, perché per noi era fondamentale. Ma siamo dei pazzi: abbiamo preso dei gol assurdi”. Non ci gira certo intorno, il ct che ha vinto anche la sua secondo partita al timone della Nazionale, seppur in maniera meno brillante e convincente rispetto all’esordio da urlo contro l’Estonia.

Gattuso individua il difetto di fabbrica dell’Italia: “Siamo troppo fragili, concediamo gol troppo facilmente. Penso che i ragazzi lo sanno, ma questo è un problema che devo risolvere io”. Ma sottolinea anche cosa ha gradito: “Bisogna dare merito ai ragazzi: a ogni schiaffone che abbiamo preso, abbiamo avuto la forza di reagire”.

Che cosa è mancato contro Israele

Gattuso sottolinea la mentalità della sua squadra. “Anche se non è stata una grandissima giornata, c’è stato cuore, si è vista voglia. Ma è mancata un po’ di furbizia, soprattutto sul 4-2”.

L’ex allenatore di Milan e Napoli evidenzia più volte che la responsabilità di quanto successo in campo non è colpa dei calciatori, ma è un aspetto su cui deve lavorare – e tanto – insieme al suo staff tecnico. “Godiamocela, sono stati otto giorni incredibili. Ma sappiamo che dobbiamo migliorare se vogliamo realizzare qualcosa di importante”.

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