La prima messa di Papa Leone XIV: “Ridurre Gesù a superuomo è ateismo di fatto”

  • Postato il 9 maggio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Papa Leone XIV ha scelto un passo particolarmente simbolico del Vangelo di Matteo per celebrare la sua prima messa nella Cappella Sistina. È il brano in cui Gesù affida a Pietro la guida della Chiesa: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa”. La lettura è stata cantata in italiano, in un clima solenne che ha segnato l’inizio ufficiale del pontificato.

Durante la sua omelia, pronunciata inizialmente in inglese, lingua madre del nuovo pontefice, Leone XIV si è rivolto direttamente ai cardinali, ringraziandoli per la fiducia e delineando il significato della sua missione. “Dio, chiamandomi attraverso il vostro voto a succedere al Primo degli Apostoli, questo tesoro (la Chiesa, ndr) lo affida a me […] Mi avete chiamato per portare una croce e per essere benedetto per questa missione e voglio che anche voi camminiate con me”.

Una Chiesa tra i flutti del mondo

Il Papa ha poi continuato in italiano, affrontando con franchezza le sfide della fede nel mondo contemporaneo. “Oggi”, ha detto, “non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti”.

Ha proseguito criticando l’idea di un Gesù ridotto a mero modello umano o leader carismatico, una visione diffusa anche tra molti battezzati: “Non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo […] e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.

 

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Blitz

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