La profezia del manga: disastro in Giappone il 5 luglio. E Honk Kong taglia i voli per Tokyo
- Postato il 2 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il Giappone è in pieno periodo Golden Week, la settimana di vacanza iniziata quest’anno il 29 aprile, che si concluderà il 6 maggio. Sono giorni di varie festività nazionali, dal primo in cui ricordare l’era Showa (1926-1989), a quello dedicato alla memoria della Costituzione, seguito dal Midori no Hi (giorno del verde) per chiudersi con Kodomo no Hi (Festa dei bambini) e l’allegra esposizione dei koinobori fluttuanti a forma di carpa, che sventolano dai balconi delle abitazioni fino ai parchi e lungo i fiumi, mentre nella capitale adornano la Torre di Tōkyō. Classicamente è un periodo di grandi spostamenti dalle grandi città ai luoghi di origine, per visitare città, musei e luoghi di svago. Quest’anno tuttavia i giapponesi stanno rimanendo a casa più del solito, con un calo dei viaggi, secondo un sondaggio del JTB Corp. (la più grande agenzia di viaggi del Giappone), pari al 6,9% se confrontato con i dati del 2024.
Molte le cause di tale rovesciamento della consuetudine, con al primo posto il timore di ritrovarsi in un pesante affollamento nei luoghi d’interesse, l’aumento dei costi per treni, hotel e ryokan (alberghi tradizionali), così come per ristoranti, ingressi ai templi, musei e parchi tematici. Solo per i viaggi all’estero aumentano del 10% e le mete preferite sono le vicine di casa: Corea del Sud, e Taiwan. Ma se i residenti delle isole nipponiche preferiscono passare le vacanze di primavera a casa propria, la prospettiva è totalmente rovesciata guardando alle presenze di turisti stranieri. Mai come quest’anno i dati sorprendono, con una continua crescita delle visite dall’estero, che anche per il mese di marzo hanno superato i 10 milioni, e che cresceranno anche per aprile, complice l’apertura di Osaka Expo 2025.
L’overturism è un problema ormai costante in Giappone, con continui battibecchi tra residenti e visitatori a causa delle diversità di comportamento, abitudini e regole che qui tutti e tutte conoscono, ma chi arriva dall’estero fa parecchia più fatica a comprendere e attuare, mandando a volte in tilt il sistema. Aumentano così nelle stazioni e dentro i treni i poster che invitano a seguire l’etichetta, come ad esempio non usare i cellulari per conversare, togliere gli zaini dalle spalle e tenerli per terra, posizionare le valigie di fianco e non di fronte, non sostare davanti alle porte ma ai lati e così via. Si esorta a rispettare questi comportamenti grazie a disegni e messaggi gentili, sperando in risposte positive. Ma più che i poster, a modificare le scelte delle persone riescono i manga, il soft power più efficace del Giappone, dentro e fuori i suoi confini.
La mangaka Tatsuki Ryo – soprannominata la “Baba Vanga del Sol Levante” per aver “previsto” la morte di Freddy Mercury, quella di Lady Diana e persino il Covid –, aveva già impressionato quando nel 2011 accadde il Grande Terremoto nel Tōhoku, perché in qualche modo lo aveva predetto nel suo manga del 1999 “Watashi ga Mita Mirai” (“Vedo il futuro”). In quelle pagine di disegni e parole si leggeva “un grande disastro nel marzo 2011” senza un luogo specifico indicato, ma dopo quanto successo quella frase e il suo manga si sono diffusi in maniera esponenziale.
Si tratta di vaghi sogni e immaginazione, d’accordo, tuttavia nel 2021 è stato ripubblicato il manga con l’aggiunta di una ulteriore previsione disastrosa che dovrebbe verificarsi il 5 luglio 2025, e a quanto pare c’è chi sta dando conto a Tatsuki.
Alla “Greater Bay Airlines Company Limited” – compagnia aerea a basso costo con sede a Hong Kong isola dove il manga è popolare – l’effetto di “Watashi ga Mita Mirai” si sta facendo sentire al punto che è stata annunciata la riduzione del 30% dei voli per e dal Giappone per l’estate, a causa di una netta diminuzione della domanda. Anche un noto esperto feng shui di Hong Kong ha dichiarato che secondo le sue conoscenze avverrà un grande terremoto in Giappone fra giugno e agosto. Parole che hanno scatenato la reazione di molti, compreso il governatore di Miyagi, Murai Yoshihiro: “Ritengo sia un problema che tali informazioni basate su nessuna evidenza scientifica vengano diffuse sui social, con un chiaro impatto sul turismo”. Anche il governatore della Prefettura di Tokushima, Gotoda Masazumi, ha replicato che i terremoti possono purtroppo capitare in qualsiasi momento e tutto quello che si può fare è l’essere preparati ad affrontarli.
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