La Red Beach a Santorini: dove il fuoco incontra il mare in un sogno di colori
- Postato il 5 agosto 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Santorini è una delle mete turistiche più amate della Grecia, famosa per i suoi tramonti mozzafiato, le case bianche a picco sul mare e le spiagge vulcaniche. Tra queste ultime, una delle più affascinanti e fotografate è senza dubbio la Red Beach, conosciuta anche con il nome greco di Kokkini Paralia – spiaggia rossa. Si tratta di una piccola baia racchiusa tra imponenti scogliere di lava rossa che creano un contrasto spettacolare con l’azzurro del Mar Egeo.
La Red Beach è molto più di una semplice spiaggia: è un luogo che unisce natura, geologia e paesaggio in una cornice quasi surreale – come essere catapultati su Marte. Proprio per la sua unicità, attira ogni anno tantissimi visitatori provenienti da ogni parte del mondo, desiderosi di scattare una foto ricordo o di godersi un tuffo in uno dei mari più belli dell’Egeo.
Visitare la Red Beach di Santorini significa vivere un’esperienza unica e indimenticabile, a metà tra natura selvaggia e meraviglia paesaggistica. Questa spiaggia, incastonata tra le rocce rosse, regala emozioni forti e scorci indimenticabili, ma richiede anche consapevolezza e rispetto.
È una meta perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dalle tipiche spiagge greche, un luogo dove il fascino dell’origine vulcanica incontra la bellezza del mare azzurro. Red Beach rimarrà uno dei ricordi più vivi durante un viaggio a Santorini.
Dove si trova la Red Beach e come arrivare
La Red Beach, chiamata così per via del colore della sua sabbia, si trova nella parte meridionale dell’isola, a soli 3 km da Akrotiri. La distanza da Fira, la capitale di Santorini, è di circa 12 chilometri, mentre da Oia sono poco più di 25.
La posizione isolata ma facilmente accessibile la rende una meta perfetta per una gita in giornata, magari abbinata alla visita alle rovine dell’antica città minoica – Akrotiri, detta anche la “Pompei dell’Egeo” – sepolta dall’eruzione vulcanica del 1600 a.C..
Per raggiungerla in autonomia, la soluzione più comoda è noleggiare un’auto – solo se si raggiunge la spiaggia nelle prime ore del mattino altrimenti il parcheggio diventa troppo affollato – o uno scooter. Si può parcheggiare vicino al sito archeologico da cui parte il sentiero panoramico che conduce alla spiaggia.

Il percorso a piedi dura circa 10-15 minuti ed è piuttosto suggestivo, ma va affrontato con le giuste scarpe: il terreno è un pò scosceso e a tratti instabile, perciò è meglio evitare infradito o sandali di plastica.
Per chi preferisce invece i mezzi pubblici, i bus locali partono regolarmente da maggio a ottobre da Fira e fermano proprio nei pressi del sito di Akrotiri, a pochi passi da dove inizia il sentiero d’accesso.
Un’alternativa molto apprezzata dai turisti è arrivare via mare, grazie ai taxi boat che partono dal molo poco sotto il sito archeologico di Akrotiri – o da Fira – e toccano la Red beach, la White Beach e la Black Beach.
Ci sono inoltre molte escursioni giornaliere in barca, con partenza dalle spiagge di Perissa o Kamari, che includono una sosta panoramica davanti alla Red Beach, insieme ad altre tappe spettacolari. Questa modalità è particolarmente comoda per chi vuole godersi il panorama dal mare, evitando la camminata.
Le caratteristiche uniche di Red Beach
Ciò che rende Red Beach in Grecia un luogo così straordinario è senza dubbio il suo aspetto geologico. Le alte scogliere di pietra lavica rossa che la sovrastano sono il risultato di millenni di attività vulcanica – la spiaggia si trova vicino alla Caldera, un cratere attivo che sovrasta la zona. L’eruzione che ha modellato Santorini ha lasciato qui una testimonianza tangibile della potenza della natura.
La spiaggia in sé è piuttosto piccola e stretta, con uno spazio limitato per distendersi, ma è proprio la sua dimensione raccolta a conferirle un’atmosfera intima e affascinante. In alta stagione può diventare però molto affollata, soprattutto tra le 11 e le 16, quindi per godersela al meglio, è consigliabile arrivare presto al mattino oppure verso il tardo pomeriggio, quando la luce calda del sole al tramonto rende il rosso delle rocce ancora più vivo.
Nonostante le dimensioni ridotte – si estende per circa 300 metri – la Red Beach offre alcune attività interessanti. La spiaggia, riparata dal vento, è molto apprezzata da chi pratica sport acquatici come snorkeling e immersione subacquea, grazie ai fondali ricchi di rocce e vita marina.
Il mare è limpido e ideale per una nuotata rinfrescante – sono consigliate le scarpette da scoglio per entrare in acqua. La spiaggia è libera e a volte parzialmente attrezzata con alcuni lettini e ombrelloni disponibili a noleggio, anche se in numero limitato e nei periodi centrali della stagione.
Mentre l’ultimo bar – che vende anche souvlaki – si trova proprio a fianco dell’inizio del sentiero. Perciò chi vuole passare una giornata in spiaggia deve organizzarsi con pranzo e acqua in quanto sulla Red Beach non ci sono bar o taverne.

Chi ama la fotografia troverà in questo luogo uno degli scorci più suggestivi dell’isola. Il contrasto tra la roccia, la sabbia vulcanica di colore rosso intenso e l’acqua turchese è irresistibile per chi vuole portarsi a casa un ricordo meraviglioso di Santorini.
Cosa sapere prima di visitare la Red Beach
Red Beach non è solo bella: è anche un luogo da affrontare con un po’ di attenzione. A causa della sua conformazione geologica, la zona è soggetta a frane e caduta di massi dalle pareti rocciose sovrastanti.
Non a caso, all’inizio del sentiero che porta alla spiaggia, sono presenti cartelli ben visibili che avvisano del potenziale pericolo. Alcune sezioni sono state temporaneamente interdette in passato ed è consigliato rimanere nelle aree designate senza avvicinarsi troppo alle pareti rocciose.
Infine, non bisogna dimenticare il rispetto dell’ambiente. La Red Beach è un ecosistema delicato e già messo a dura prova dal turismo di massa. È fondamentale non abbandonare i rifiuti, non portarsi via sabbia o rocce e non arrampicarsi sulle scogliere. Non essendoci bidoni o strutture fisse in spiaggia, è buona norma riportarsi tutte le proprie cose indietro fino al ritorno.