La Russia attacca Kiev prima del maxi scambio di prigionieri

  • Postato il 24 maggio 2025
  • Di Agi.it
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La Russia attacca Kiev prima del maxi scambio di prigionieri

AGI - Un massiccio attacco di droni e missili russi ha ferito almeno otto persone a Kiev sabato mattina presto, il giorno in cui le due parti dovrebbero effettuare la seconda fase di uno scambio record di prigionieri. "La capitale e la sua regione sono ancora una volta sotto un massiccio attacco da parte del nemico. I sistemi di difesa aerea sono costantemente al lavoro a Kiev e nei suoi sobborghi", ha dichiarato su Telegram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. Gli attacchi hanno lasciato almeno otto persone ferite, due delle quali sono state ricoverate in ospedale e le altre curate sul posto, ha aggiunto.

I giornalisti dell'AFP hanno sentito esplosioni durante la notte. Il sindaco e l'amministrazione civile e militare di Kiev hanno segnalato diversi incendi e detriti di missili e droni caduti su edifici in un gran numero di quartieri della città.

Scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

All'inizio di venerdì, due persone sono state uccise negli attacchi russi sul porto meridionale di Odessa e tre nella regione meridionale di Kherson. L'esercito russo ha affermato che l'Ucraina ha preso di mira il territorio russo con 788 droni e missili da martedì, 776 dei quali sono stati abbattuti. Questi attacchi arrivano mentre la Russia e l'Ucraina hanno iniziato uno scambio record di prigionieri che si prevede coinvolgerà "1.000 per 1.000" persone in tre giorni. Questo scambio è l'unico risultato tangibile dei negoziati tra russi e ucraini a Istanbul a metà maggio. La prima parte dello scambio, venerdì, si è concentrata su 270 militari e 120 civili di entrambe le parti. Le fasi successive sono previste per sabato e domenica.

Reazioni e testimonianze

Nella regione di Cherniguiv, dove gli ucraini liberati dai russi venivano rimpatriati, centinaia di persone, soprattutto donne, aspettavano con striscioni e ritratti, ha detto un giornalista dell'AFP. Alcuni gridavano, piangevano o applaudivano all'unisono gli autobus pieni di uomini emaciati, che li salutavano dai finestrini.

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Agi.it

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