La Russia fa le prove di invasione? Paura in Polonia: Gualtieri vuole nuotare nel Tevere

  • Postato il 12 settembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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L’Europa si allarma per una Russia che diventa sempre più aggressiva. Dopo i druni lanciati dal Cremlino, la Polonia schiera un esercito di 40 mila uomini per difendere i suoi confini soprattutto ad est.

C’è una notizia che mette in fibrillazione i 27 paesi volenterosi: da oggi a venerdì prossimo i soldati di Putin faranno le loro esercitazioni Zapad (che significa Ovest) proprio in quella striscia di territorio vicina alla Polonia e alla Lituania. Perché?

È da lì che gli invasori dell’Ucraina vorranno aprire un nuovo fronte che porti alla vittoria finale ed alla sconfitta di Kiev e dell’odiato Zelensky?

C’è chi ritiene che queste siano vere e proprie prove di guerra determinanti per lo strapotere del Cremlino. È una ipotesi forse eccessiva che guarda troppo in là invece di occuparsi dei guai di oggi.

Ma il leader di Varsavia, Donald Tusk, non si fida, conosce gli avversari di sempre e segue alla lettera il vecchio e saggio ammonimento dei nostri padri latini. “Si vis pacem, para bellum” (Se vuoi la pace, prepara la guerra).

La Russia spaventa il mondo

La Russia fa le prove di invasione? Paura in Polonia: Gualtieri vuole nuotare nel Tevere, nella foto Vladimir Putin in Cina
La Russia fa le prove di invasione? Paura in Polonia: Gualtieri vuole nuotare nel Tevere (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

È un mondo che vive nell’angoscia perché nulla riesce a mettere d’accordo le forze che si contrappongono. Destra e sinistra continuano a dividersi perché non si trova un punto d’incontro. Non solo, ma sono anche gli uomini che hanno una stessa ideologia a combattersi ed a mostrare il loro credo.

È un esempio recente, proprio di ieri, quando i Volenterosi  della UE hanno votato per un riconoscimento dello stato della Palestina. Un buon successo, dunque?

Solo a metà perchè i partiti italiani hanno trovato il modo di pensarla diversamente: Forza Italia non ha dubbi, la Lega risponde con un no secco, mentre i Fratelli di Giorgia Meloni si astengono.

Come si può arrivare ad avere una Europa unita se questi sono i preamboli?

Macron aggressivo, Starmer e Merz prudenti

Macron, ancora in grande difficoltà, è sempre convinto che bisognerebbe mandare un esercito del vecchio continente a Kiev, pronto adesso intervenire se la Russia dovesse avere nuovi propositi bellicosi. Mentre tedeschi e inglesi con Keir Starmer e Friedrich Merz sono assai prudenti ed invitano alla riflessione.

È giusto difendersi, ma agire con i piedi di piombo in specie dopo che l’America si è praticamente spezzata in due per l’assassinio di Charles KIrk, il vero ideologo di Trump, l’uomo che aveva convinto una buona parte dei giovani statunitensi a pensarla come i vecchi conservatori americani.

Lo hanno ammazzato mentre spiegava i suoi concetti ad un vasto gruppo di universitari. E mentre da destra si grida contro l’odio irrefrenabile, a sinistra qualcuno plaude, come è successo proprio da noi.

Una foto a testa in giù della vittima (a ricordo di Piazzale Loreto di mussoliniana memoria) ed una scritta a dir poco vergognosa: “Uno di meno”. “Se l’è cercata”, osservano gli oltranzisti e fare commenti di qualsiasi tipo sarebbe inutile.

Come è davvero superfluo esprimersi su quel che è avvenuto ieri in Parlamento dopo un intervento del ministro Antonio Taiani in un’aula in cui Pd e 5Stelle hanno preferito non andare. Tutti assenti tranne la senatrice in gonnella Alessandra Maiorino, una pentastellata doc.

Ha puntato il dito contro il ministro degli Esteri e lo ha definito un “influencer prezzolato in difesa di Netanyahu”. Come definisce quel termine il vocabolario italiano? “È una persona pagata a fini dichiaratamente criminali o comunque illeciti e disonesti”. Dove è finito il politically correct di cui la sinistra si riempie la bocca?

Tornano di moda i termini fascisti o comunisti che la storia ha cancellato da anni, mentre qualcuno spara in prima pagina (l’Unità, organo del vecchio Pci)  questo titolo:”Hamas e Israele terroristi gemelli”. È così che si vuol raggiungere la pace?

Meglio occuparsi di altri due argomenti. Il primo riguarda Novak Djokovic, un tennista serbo, fra i più grandi del mondo. Ex numero uno, ora è successo che qualcuno lo abbia sorpassato e in Patria lo hanno definito “traditore”.

Deluso, l’asso della racchetta ha preso famiglia e bagagli trasferendosi in Grecia. Come dire: i miti passano in fretta, durano lo spazio di un mattino.

L’altro tema ha per protagonista Roberto Gualtieri, il sindaco del Pd di Roma. Vorrebbe che la città da lui guidata avesse “rifiuti zero e Tevere nuotabile”: Forse in futuro sindaco, ma con un abitante diverso seduto in Campidoglio.

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Autore
Blitz

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