L'invasione romana della Britannia, iniziata nel 43 d.C., non portò solo strade e città, ma anche conseguenze negative per la salute: è quanto emerge da uno studio pubblicato su Antiquity, che ha analizzato quasi 650 scheletri di donne e bambini giungendo alla conclusione che con l'urbanizzazione delle campagne le popolazioni locali furono esposte a nuove malattie e crescenti disuguaglianze sociali, che limitarono l'accesso alle risorse e peggiorarono le condizioni di vita nei nuovi centri abitati..
A pezzi. Le popolazioni della Britannia dell'Età del Ferro erano solite seppellire i corpi dei morti a pezzi, convinte che questa pratica fosse necessaria affinché l'anima venisse liberata una volta giunta nell'aldilà. «Questo complica l'analisi di questo periodo, poiché i resti umani disponibili sono relativamente pochi e non è sempre possibile esaminare scheletri completi», spiega Rebecca Pitt, coordinatrice della ricerca.
. Donne e bambini. Donne e bambini venivano però spesso seppelliti intatti: per questo motivo gli studiosi hanno analizzato 372 scheletri di bambini e 274 di donne. Gli autori hanno poi interpretato i dati sulla base della cosiddetta ipotesi delle Origini dello Sviluppo della Salute e della Malattia (DOHaD, dall'inglese Developmental Origins of Health and Disease), secondo la quale le esperienze vissute nei primi due anni di vita influenzano la salute e lo sviluppo per l'intera esistenza.
In particolare fattori di stress come malattie, malnutrizione o eventi traumatici possono lasciare tracce biologiche durature, modificando i segnali epigenetici dell'individuo e producendo effetti che, in alcuni casi, si estendono anche alle generazioni successive.. Peggio nei centri urbani. Gli scheletri ritrovati parlano chiaro: chi abitava nei centri urbani aveva una salute peggiore di chi viveva in campagna. È probabile che l'urbanizzazione abbia limitato l'accesso alle risorse, creato ambienti sovraffollati e inquinati e favorito l'esposizione al piombo, materiale chiave delle infrastrutture romane.. Ieri come oggi. Oltre a darci un interessante spaccato della società britannica antica e delle conseguenze dell'espansione dell'Impero Romano, i risultati di questo studio hanno implicazioni anche per il presente. Come ricorda Pitt, infatti, «i bambini nascono in un mondo sempre più inquinato e un numero crescente di famiglie fatica a far fronte al costo della vita: questi sono fattori che possono compromettere seriamente lo sviluppo dei più piccoli»..