La sfida a Nvidia è lanciata: OpenAI scommette su AMD, la Cina accelera
- Postato il 6 ottobre 2025
- Economia
- Di Agi.it
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La sfida a Nvidia è lanciata: OpenAI scommette su AMD, la Cina accelera
AGI - Il boom dell'IA generativa, alimentato da player come OpenAI, Anthropic, Google DeepMind e Meta, ha innescato un'accelerazione tra i competitor di Nvidia, impegnati a rincorrere il colosso dei chip. L'azienda di Santa Clara, California, vanta oggi il primo fatturato mondiale del settore, trainato dalle vendite delle unità di elaborazione grafica (GPU, graphics processing units), i chip preferiti per l'IA.
Pur non essendo stata la prima a sviluppare GPU, l'azienda californiana ha scelto presto di farne il proprio punto di forza: già alla fine degli anni '90 ha iniziato a specializzarsi in questo settore, passando rapidamente dai videogiochi al nascente cloud computing e accumulando cosi' un'esperienza unica. Oggi Nvidia non si limita a progettare chip, offrendo un'infrastruttura completa che integra anche connessioni di rete e software.
LA CONCORRENZA - A distanza significativa da Nvidia, la cui quota di mercato per i data center è stimata intorno all'80%, a seconda delle fonti, l'americana AMD è stata finora considerata la principale alternativa. Ma decisi a ridurre la propria dipendenza da Nvidia, anche i grandi nomi del cloud computing hanno sviluppato negli ultimi anni processori proprietari. Google ha introdotto la sua Tensor Processing Unit (TPU) già dieci anni fa, mentre Amazon Web Services (AWS), la divisione cloud del gruppo, ha lanciato il chip Trainium nel 2020.
AMD, tuttavia, è rientrata pienamente in corsa con l'annuncio di oggi relativo a una maxi-commessa da parte di OpenAI, che diventerà anche azionista della società di semiconduttori. "Questa partnership rappresenta un passo fondamentale per sviluppare la capacità di calcolo necessaria a realizzare appieno il potenziale dell'intelligenza artificiale", ha dichiarato Sam Altman, CEO di OpenAI, in una nota.
"La leadership di AMD nei chip ad alte prestazioni ci consentirà di accelerare il progresso e di portare i vantaggi dell'intelligenza artificiale avanzata a tutti più velocemente".
La Cina
L'unica nazione in grado di competere con gli Stati Uniti in questo settore, la Cina punta a colmare rapidamente il ritardo nelle tecnologie per l'IA, per liberarsi dalla dipendenza dai chip americani più avanzati, oggi soggetti a restrizioni alle esportazioni. Huawei è ritenuta dagli esperti tra i concorrenti più credibili in questo mercato. Come Google e Amazon, anche i loro equivalenti cinesi, Baidu e Alibaba, stanno producendo i propri processori IA, che pero' restano al momento molto simili alle GPU di Nvidia. Di sicuro, quella innescata da Pechino è una corsa, più simile a una maratona, che punta a conquistare fette sempre più rilevanti grazie a investimenti pubblici e a una forza lavoro sempre più qualificata.
Lo scenario
Nessun esperto prevede che il colosso di Santa Clara (California) allenti presto la propria presa sul settore. "Nvidia è alla base della grande maggioranza delle applicazioni di IA di oggi", sottolinea John Belton, analista di Gabelli Funds.
"E, nonostante il vantaggio accumulato, mantiene il piede sull'acceleratore, lanciando un nuovo prodotto ogni anno: un ritmo difficile da eguagliare per i concorrenti. "All'inizio di settembre, Nvidia ha annunciato che la sua nuova generazione Rubin sarà commercializzata alla fine del 2026, con prestazioni per l'IA stimate 7,5 volte superiori a quelle dell'attuale punta di diamante, Blackwell.
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