La “sovranista” Meloni stanzia due miliardi in più per il Bilancio dell’Ue: la verità nelle tabelle del ministero
- Postato il 29 ottobre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il sovranismo è un lontano ricordo. L’Unione Europea che “deve chiudere” e le invettive contro i burocrati di Bruxelles sono acqua passata. Ora il governo di Giorgia Meloni ha deciso di aumentare i fondi stanziati per la partecipazione alle due principali organizzazioni internazionali di cui l’Italia fa parte: l’Unione Europea e la Nato. L’incremento dei finanziamenti spunta nelle tabelle del ministero dell’Economia della legge di Bilancio del 2026. Per la partecipazione al Bilancio comunitario l’Italia ha deciso di investire due miliardi in più rispetto al previsto nel 2026 e nel 2027, mentre per la partecipazione al Trattato Nord Atlantico se i fondi rimangono invariati per i prossimi due anni aumenteranno di 3 milioni nel 2028.
La prima voce di spesa riguarda la partecipazione italiana alle politiche del Bilancio dell’Unione Europea, una delle principali della governance europea perché si riferisce alla programmazione nazionale, al coordinamento con gli Stati membri e alle decisioni comuni nei vari organi di Bruxelles e Strasburgo. Stiamo parlando del contributo che l’Italia dà al Bilancio comunitario. Nel 2026 l’Italia spenderà 25,6 miliardi rispetto ai 24,1 previsti nella scorsa legge di Bilancio, nel 2027 25, 9 rispetto ai 24,9 previsti per poi crescere a 27,8 nel 2028.
Se a questo si aggiunge anche l’attuazione delle politiche comunitarie in ambito nazionale, i fondi aumentano sommando le due voci: nel 2026 si passa dai 38,1 miliardi previsti un anno fa ai 39,5 di oggi, dai 37,1 ai 38,2 del 2027 e 36,5 nel 2028.
In maniera molto minore, aumentano anche i fondi per la partecipazione italiana alla Nato. Non stiamo parlando delle spese militari ma gli oneri per la partecipazione all’alleanza del Nord Atlantico. Nel 2026 e 2027 i fondi per la Nato restano invariati rispetto a quanto previsto un anno fa: 44,2 milioni l’anno prossimo e 49 tra due anni. Ma l’aumento è progressivo visto che nel 2028 l’Italia verserà al quartier generale di Bruxelles 52,3 milioni di euro.
Per avere un’indicazione più precisa sulle spese militari, invece, bisognerà aspettare la primavera: una volta che sarà certificata l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo potrà chiedere di attivare la clausola di salvaguardia europea prevista dal Piano di riarmo di Ursula von der Leyen e non conteggiare le spese militari tra le regole del Patto di Stabilità.
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