La storia della commerciante costretta a chiudere il suo negozio a causa di uno stalker
- Postato il 25 giugno 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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“Chiuso per paura”. Questo si legge sul cartello appeso sulla serranda del negozio Maison Marguerite, in corso Fogazzaro, a Vicenza. Ad attaccarlo è stata la sua proprietaria, Margherita Parolin, come protesta quando ha saputo che lo stalker che l’aveva presa di mira nelle scorse settimane, poi accompagnato in un Centro di permanenza per i rimpatri, è tornato in città. La commerciante è venuta a conoscenza della ricomparsa dello sbandato grazie a una chat di negozianti su Whatsapp e per lei è stato uno choc: “Ho chiesto spiegazioni alle forze dell’ordine e mi hanno detto che l’hanno liberato dal Cpr perché è talmente pericoloso che non può essere caricato in aereo”, ha raccontato Parolin.
Di qui la decisione di chiudere l’insegna, come spiega il Giornale di Vicenza, perché Margherita teme che l’uomo, uno straniero extracomunitario irregolare, possa tornare a farle del male: “Preferisco la porta chiusa del negozio e la mia vita al sicuro, che la porta del negozio aperta e una coltellata nel fianco. Questa persona ce l’ha con me. È stata dichiarata pericolosa – ha aggiunto la commerciante -. Ringrazio il questore, che mi ha dato tutto il supporto possibile, e le forze dell’ordine. Ma non basta. Fino a quando non mi diranno che questa persona è stata imbarcata su un aereo ed è tornata nel suo Paese, io non apro più il mio negozio”.
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