La Torre rilancia Tamberi, parla del futuro di Jacobs e Doualla e scagiona la staffetta: poi la carezza a Palmisano
- Postato il 2 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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I Mondiali di atletica tenutisi a Tokyo sono stati un successo per il movimento italiano, nonostante qualche protagonista atteso alla vigilia abbia deluso un po’ le aspettative. Durante un’intervista rilasciata a Sportmediaset il direttore tecnico e scientifico della nazionale italiana di atletica Antonio La Torre ha analizzato i risultati della spedizione azzurra, parlando però anche delle delusioni Gianmarco Tamberi, Marcell Jacobs e staffetta e del futuro focalizzandosi su Kelly Doualla, per poi spendere belle parole nei confronti di Antonella Palmisano.
- La Torre rilancia Tamberi in vista di Los Angeles 2028
- La Torre sul ritiro di Jacobs
- Nessun allarme staffetta secondo La Torre, a Tokyo tanta sfortuna
- Il futuro di Doualla
- La carezza di La Torre a Palmisano
La Torre rilancia Tamberi in vista di Los Angeles 2028
La spedizione azzurra di Tokyo ha regalato tante gioie all’atletica italiana, così come anche qualche delusione come quella di Tamberi, dal quale – nonostante tutti i problemi affrontati in questo 2025 – ci si aspettava comunque un possibile bel risultato visto il suo immenso talento. Risultato che alla fine non è arrivato, ma la competizione giapponese permette comunque di guardare con maggiore positività al futuro di Gimbo come evidenziato dal direttore tecnico La Torre, che a Sportmediaset lo ha rilanciato in vista delle prossime olimpiadi: “Si sapeva che capitan Tamberi non fosse nella condizione ideale per tanti problemi fisici avuti nell’anno, si sperava in una specie di miracolo per le sue grandi doti di agonista, ma alla fine credo certamente che questa esperienza sia stata per lui quasi un passaggio obbligato per sboccarlo ulteriormente, facendolo ripartire con ulteriore e rinnovato entusiasmo verso Los Angeles 2028”.
La Torre sul ritiro di Jacobs
La Torre ha poi parlato anche di Jacobs, altro big azzurro che deluso a Tokyo e che dopo la finale mancata nei 100 metri ha aperto anche all’ipotesi ritiro: “Non credo assolutamente che il problema sia dove Marcell si allenerà in futuro, ma proprio se avrà voglia di continuare a farlo in virtù delle sue riflessioni molto profonde. Dobbiamo solo aspettare e rispettare ogni sua decisione finale, anche se mi auguro fortemente che propenda per il prosieguo della sua carriera, perché un velocista come lui in Italia non è proprio dietro l’angolo, e sono anche convinto che abbia ancora molto da esprimere”.
Nessun allarme staffetta secondo La Torre, a Tokyo tanta sfortuna
Forse la delusione più grande dei Mondiali di Tokyo insieme a Larissa Iapichino è stata rappresentata dalla staffetta maschile 4×100, che non è riuscita a ripetersi dopo gli exploit delle ultime stagioni. Secondo La Torre però non è giusto parlare di allarme, ma più di una concomitanza di eventi sfortunati che hanno limitato gli azzurri in Giappone: “La storia recente insegna come l’anno post olimpico, quello dopo Tokyo 2021, sia stato per quanto riguarda la velocità maschile complicato, specie nelle staffette sia ai mondiali che agli europei, salvo poi la vittoria continentale di Jacobs nei 100. Il 2023 e il 2024 invece è stata tutta un’altra storia per cui credo non si debba colpevolizzare nessuno per quanto accaduto quest’anno, e mi sento di dire che c’è stata veramente una concomitanza di eventi negativi che hanno colpito i nostri miglior velocisti, senza dimenticare come l’unico a non aver avuto alcun problema in stagione, Desalu, non sia riuscito a esprimersi secondo le sue stesse aspettative e che, in ogni caso, la 4×100 senza il fortuito contatto di Jacobs sarebbe certamente andata in finale e poi chissà. Credo che nel 2026 vedremo tutt’altro e certamente ci sono anche dei giovani, alcuni già presenti in Giappone come Bernardi e altri solo nel giro dei raduni quali Nappi e Tardioli, di più che buone prospettive future”.
Il futuro di Doualla
La forza dell’atletica italiana sono però anche i suoi giovani talenti, come Doualla che ha deciso di rinunciare ai Mondiali di Tokyo. Una decisione che potrebbe non rifare in futuro, ma che comunque La Torre non vuole forzare, lasciando tutto nelle mani di Kelly e del suo allenatore: “Il futuro sarà roseo se sapremo gestire al meglio i nostri giovanissimi talenti, che sono tanti anche se ovviamente si parla in particolare di Kelly perché a soli 15 anni è riuscita a dominare un campionato europeo under 20 sui 100metri contro atlete ben più grandi di lei. Sulla possibilità di una sua partecipazione a Torun già ai mondiali di marzo, ne parleremo con estrema serenità con il suo tecnico Walter Monti, che stimo moltissimo e che saprà certamente dare una sua valutazione nell’interesse della sua atleta, insieme ovviamente alla famiglia”.
La carezza di La Torre a Palmisano
Parlando poi della marcia e dei possibili cambiamenti che potrebbe subire in futuro, La Torre ha voluto dedicare un bel pensiero a Palmisano, che negli ultimi giorni ha scatenato un’accesa polemica con la Federazione, prendendosela anche con il direttore tecnico: “Vorrei evidenziare la straordinaria prestazione di una della capitane della nazionale, Antonella Palmisano, argento sulla 35 km che ha iniziato a preparare quest’anno, unica atleta della squadra italiana capace di ripetersi sul podio dopo le olimpiadi di Tokyo, la quale a mio avviso saprà esprimersi particolarmente bene proprio sulla nuova disciplina della 42,195 km“.