La vicenda dei militari israeliani in vacanza in Sardegna e nelle Marche protetti dalla Digos
- Postato il 10 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Vacanze italiane per diversi gruppi di soldati israeliani coinvolti nei combattimenti di Gaza. I militari dell’Idf stanno passando dei periodi di vacanza in Sardegna e nelle Marche che proseguiranno per tutto settembre. Il fatto sta scatenando diverse proteste anche perché i militari, per tutto il tempo in cui si fermeranno in Italia, verranno attentamente monitorati dalla Digos per ragioni di sicurezza.
Dalle Marche alla Gallura sarda, alcuni dei 130mila militari dell’Idf complessivamente impegnati nelle aree del conflitto stanno passando in aree naturalistiche o balneari periodi di ferie o di cosiddetta decompressione, ovvero pause dallo stress dovuto ad intensi periodi di combattimento.
Per la loro tutela i militari vengono monitorati costantemente dagli uomini della Digos proprio perché – spiegano fonti informate – ritenuti obiettivi sensibili in considerazione del conflitto nella Striscia e delle mobilitazioni pro Palestina. Si tratta, fa sapere la Digos, soltanto di un monitoraggio di turisti che potrebbero essere soggetti a diverse minacce. La scelta dell’Italia come meta di vacanza sarebbe stata dettata perché considerata Paese amico e sicuro. E non a caso già da giugno scorso era stato ripristinato il volo aereo Olbia-Tel Aviv precedentemente soppresso.
La presenza di questi soldati dell’Idf fa comunque discutere e solleva proteste. Nel Mangia’s resort Curio Collections di Santa Teresa di Gallura, il 31 agosto sarebbero arrivati decine di soldati israeliani, spiegano alcuni militanti della rete pro Pal. La loro presenza non è rimasta inosservata, tanto che si sarebbero verificate forme di protesta da parte degli attivisti davanti a questo resort.
Il Fatto Quotidiano, sulla vicenda ha interpellato la Digos che sostiene che si tratti di dipendenti israeliani dell’agenzia di telecomunicazioni Cellcom che ha tuttavia rapporti molto stretti con l’esercito israeliano.
A Wired, un’attivista dell’associazione sarda Lungoni per la Palestina ha spiegato che “da quanto abbiamo saputo nelle prossime settimane ci sarà un turnover di questi soldati con altri in arrivo da Tel Aviv. Questa cosa dovrebbe andare avanti per tutto settembre”.
Altri gruppi di militari israeliani hanno scelto invece la costa fermana delle Marche scegliendo però di alloggiare non in alberghi ma in case private per garantire la loro riservatezza. Già da dicembre 2024 però, c’erano state delle segnalazioni di militari israeliani alla Riviera del Conero e alle Grotte di Frasassi, due luoghi tra i più belli delle Marche.

A protestare contro la presenza dei militari israeliani sono diversi esponenti dell’opposizione. Il Movimento Cinque Stelle ha annunciato di voler presentare sul tema un’interrogazione parlamentare con Conte che ha chiesto spiegazioni al Governo. La sindaca di Santa Teresa Gallura, Nadia Matta, ha dichiarato che il suo comune è contro la guerra. E nella tarda serata di ieri, alcuni attivisti pro Palestina hanno versato della vernice rossa sulla roccia che segna l’ingresso nella Costa Smeralda. Un atto simbolico che fa parte delle proteste che nell’isola vanno avanti da giorni.
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